Gradimento, ok Cialente e Di Primio


L’Aquila – (Foto: Di Primio e Cialente) – IL PD: “PESCARA NON HA PIU’ UN SINDACO…” – Ci sono solo due sindaci abruzzesi, e cioe’ quello dell’Aquila e quello di Chieti, Cialente e Di Primio, nella classifica stilata da Datamedia ricerche, nell’ambito dell’indagine denominata ‘Monitor citta’, che indica il gradimento dei cittadini nei confronti dei sindaci delle citta’ capoluogo in base all’operato. Nella classifica entrano soltanto i sindaci al di sopra del 55 per cento di gradimento e in questo caso sono 36 i primi cittadini che sono entrati in questa lista. Tra loro non c’e’ neppure una donna. La diciannovesima edizione dell’indagine, relativa ai primi sei mesi del 2013, vede al primo posto ex aequo i sindaci di Lecce e Pordenone.
Per quanto riguarda l’Abruzzo alla posizione numero 18 c’e’ Massimo Cialente, sindaco dell’Aquila, che ha registrato, rispetto al secondo semestre del 2012, un piu’ 0,3 e si attesta al 58,2 per cento di gradimento. Piu’ in basso, alla posizione numero 30, risulta invece il sindaco di Chieti Umberto Di Primio che riporta un 55,8 per cento di gradimento, segnando un piu’ 0,2 per cento rispetto all’ultima rilevazione, riferita al secondo semestre 2012. A chiudere la classifica e’ il sindaco di Trieste.

PESCARA – “E’ arrivata l’ennesima conferma: Pescara non ha piu’ un sindaco”. Cosi’ il segretario cittadino del Pd, Stefano Casciano, commenta la classifica stilata da Datamonitor che analizza la soddisfazione dei cittadini sull’operato dei sindaci delle citta’ capoluogo prendendo in considerazione il secondo semestre del 2013. Il sindaco di Pescara, Luigi Albore Mascia, non compare nella classifica (che comprende solo i sindaci che hanno ottenuto il 55 per cento di gradimento). Casciano fa notare che “Mascia anche questa volta non e’ presente nella classifica dei sindaci piu’ amati d’Italia e questo non sorprende, specie se si pensa che, in questi anni ha continuato, mese dopo mese, a perdere consensi e credibilita’. Assenza nella citta’, incapacita’ di prendere decisioni significative, incapacita’ a governare, scarsa autorevolezza e totale inidoneita’ a gestire le emergenze” sarebbero i “punti deboli di cui Mascia con la sua amministrazione ha sofferto sempre di piu’ con il passare del tempo”. Casciano denuncia “un immobilismo sempre piu’ palese, una confusione di idee e di decisioni (vedi l’ultima sul traffico) che non lasciano alcuna speranza di recupero alla citta’. Le elezioni del prossimo anno, conclude, fortunatamente daranno la possibilita’ ai cittadini di esprimersi e sono certo che non avranno alcun dubbio nel non rinnovare la loro fiducia, sempre se il sindaco uscente sara’ candidato”.


22 Ottobre 2013

Categoria : Cronaca
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