Politica, irrompe ancora Rapagnà
Roseto – FU PARLAMENTARE E I POTERI FORTI SI UNIRONO PER ISOLARLO – La politica che è, ma soprattutto che potrebbe essere, prende forma, e non dev’essere una buona notizia per partiti e loro esponenti, nell’imminenza delle elezioni regionali. L’iniziativa viene da uno capace di coagulare un seguito, quel Pio Rapagnà che è già stato parlamentare, e che non lo fu più solo perché ai partiti e ai loro potentati più o meno occulti l’uomo di Roseto dalla sciarpa rossa risultava guizzante e non controllabile. Dunque da accantonare… Oggi potrebbe a ragione ammonire i reggitori dei vari poteri e poterini sparsi per l’Abruzzo, dicendo semplicemente: “Politici, attenti a me”.
Oggi Rapagnà è tornato alla ribalta, senza però aver mai abbandonato l’agone, diuturnamente impegnato in missioni sociali, specie nel campo dell’edilizia popolare e della ricostruzione.
I poteri centrali gli hanno involontariamente fatto strada, non iniziando la ricostruzione e gestendo al peggio il patrimonio residenziale pubblico. Ergo, si sono fatto del male con le loro stesse mani, hanno fornito una cura ricostituente all’invitto Rapagnà, che scatta, come sempre con invidiabile tempismo.
Si è svolta infatti l’assemblea dei Comitati Città per Vivere e Mia Casa d’Abruzzo per la presentazione di una “Lista Civica” alle prossime elezioni regionali, al termine della quale i numerosi delegati hanno deciso “di avviare le procedure per la formazione delle 4 liste provinciali a sostegno del Candidato Presidente della Regione Pio Rapagnà, mentre la raccolta delle firme verrà attuata subito dopo che il Presidente uscente Gianni Chiodi avrà stabilito la data definitiva delle elezioni”.
Nel corso dei prossimi giorni si terranno iniziative nelle città e nei paesi della Regione, al fine di illustrare il “programma della Lista”, con particolare riferimento “al diritto alla Casa e al Lavoro, alla riduzione del costo dei servizi pubblici, della raccolta e smaltimento dei rifiuti, dei trasporti pubblici locali, dell’Acqua, dei Ticket sui servizi sanitari e assistenziali, sulle cure e sulle medicine”.
Contestualmente alla campagna di informazione e di raccolta delle firme per la presentazione delle candidature, si chiederà ai cittadini abruzzesi di “sottoscrivere tre Proposte di Legge di iniziativa popolare, da presentare al prossimo Consiglio regionale, rispettivamente, per la “ricostruzione dell’Aquila e la messa in sicurezza sismica” delle abitazioni pubbliche e private colpite dal terremoto del 6 aprile 2009, il “riscatto” degli alloggi ex-GESCAL di Edilizia Residenziale Pubblica ed il ripristino dei confini originari della Riserva Naturale del Borsacchio nei Comuni di Roseto degli Abruzzi e Giulianova, proditoriamente riperimetrata su proposta di alcuni Consiglieri regionali sia di centrodestra che di centrosinistra”.
L’assemblea – dice una sua nota – ha deciso inoltre di “aprire” un approfondito e trasparente confronto con le varie espressioni associative e partecipative della società civile, per esplorare se esistono le disponibilità e le condizioni per un “collegamento civico” tra le varie liste che intendano raccogliere e sostenere esperienze locali, provinciali e regionali che in questi anni si sono battute, con forza e senza compromessi clientelari e di interessi particolari, per affrontare e risolvere “problematiche strategiche” per un “Nuovo Abruzzo” e per tutelare i principali diritti sociali, personali e ambientali fortemente affermati e sanciti dalla Costituzione della Repubblica Italiana e dallo Statuto della Regione Abruzzo.
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