Molte idee per le “casette chiuse”
Montesilvano – Prima di parlare, vediamo come sono fatti e soprattutto come potrebbero essere nel contesto di un’area urbana. Se in tante città d’Europa sono accettati, ci sarà un motivo. E così, Montesilvano organizza una sorta di mostra di alloggiamenti possibili per rendere la prostituzione meno esposta, mediante box dell’amore a pagamento, o garages del sesso.
Vecchi container da recuperare e posizionare in un parcheggio per creare una specie di complesso di… casette chiuse, box auto innovativi in legno o plastica e, ancora, una sorta di ‘parco del sesso’ con aiuole a delimitare i posti auto. Nell’ideazione, talvolta anche ironica, di possibili soluzioni i progettisti si sono sbizzarriti, in una esposizione di idee, dopo la discussa proposta del sindaco Attilio Di Mattia, di istituire i parcheggi del sesso, sul modello Zurigo. Tre i progetti realizzati da artisti e designer locali.
Molti guardano con curiosità e cominciano a porsi il problema: posto che la prostituzione esiste, come è sempre esistita, cerchiamo metodi per gestirla senza farne una persecuzione basata sulle regole più cervellotiche (tipo la multa agli automobilisti che si fermano a parlare con le ragazze per strada), uno scandalo per chi abita nei dintorni dei “mercati”, o un problema di cocciuti moralismi che negano l’evidenza e puniscono chi tenta di cercare soluzioni. Moralismi spesso alimentati da ipocriti che abitualmente bazzicano ragazze a gettone, magari non nella loro città …
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