Occupazione e rinascita della città

L’Aquila – (di Vincenzo Vittorini, L’Aquila Che Vogliamo) – Quello che i ragazzi aquilani stanno esprimendo in questi giorni di cosiddetta occupazione è di unaimportanza fondamentale, non solo per loro ma per l’intera città. Questi giovani si stanno battendo per la propria città, con uno spirito positivo e costruttivo che non sempre appartiene a chi dovrebbe averne il dovere civico.
Pur fra incertezze e distrazioni, gli studenti aquilani in questi giorni hanno saputo centrare le questioni vitali del nostro momento storico e della nostra città.
Negli incontri che loro stessi hanno organizzato in assemblee e conferenze, noi amministratori della cosa pubblica abbiamo affrontato con loro i problemi, le visioni e le proposte che sono scaturite dal loro spirito costruttivo.
A questo punto è evidente che questi ragazzi non hanno bisogno di altri professori, ne hanno già a sufficienza.
Non gli è utile, e non è utile alla città, subire la saccenza che spessissimo occupa tutti gli spazi proclamando, pontificando, recriminando, scaricandosi delle proprie responsabilità, continuando a rimandare tutto ad un domani sempre più lontano, con un abile gioco al rilancio con posticipo.
Negli incontri avuti nei vari istituti ho chiesto ai ragazzi di redigere un documento con le loro idee per la città, prendendo allo stesso tempo il solenne impegno di portare queste idee, raccolte in un documento unico da loro coordinato tra tutti gli istituti, in un Consiglio Comunale interamente dedicato a loro, alle loro proposte e alla loro visione.
Solo così, guardando la città e il suo futuro con occhi nuovi, potremo garantire una rinascita nuova.
Continuare a discutere e affrontate i problemi con occhi vecchi e stanchi, come stiamo vedendo, ci porta soltanto ad una realtà stentata e già vecchia in partenza.