“Che sorpresa la meraviglia di Cialente, angherìe dalla sua parte politica”
L’Aquila – Dalla dottoressa Sabrina Cicogna, dirigente di Cardiologia, riceviamo: “Egregio dr. Colacito, le scrivo poichè sono sorpresa della circostanza che Massimo Cialente si meravigli solo ora del fatto che l’Ospedale è ancora allo stato della fine di giugno, quando il povero Berlusconi credette di inaugurare una struttura degna di questo nome. Ebbene il Direttore Generale ,che per politica è stato rimosso ,nei mesi di luglio ed agosto ha fermato ogni tipo di lavoro,due giorni dopo il sisma appariva nelle cronache di tutti i giornali perchè voleva candidarsi a sindaco di Pescara,in ogni riunione che convocava concludeva dicendo che tanto lui si sarebbe curato a Pescara.Allora forse non bisognava che la politica lo cacciasse era necessario che i cittadini lo rispedissero nella sua amatissima Pescara,invece di subire passivamente tutte le angherie di cui siamo stati oggetto.Le ricordo che il dr Marzetti era espressione della giunta di centro sinistra,apparteneva allo stesso schieramento politico del nostro sindaco che in ogni circostanza lo ha sempre difeso,pertanto forse è ora che qualcuno gli dica con chiarezza che quelli di oggi sono i frutti della gestione di ieri,su cui alcuni di noi avevamo detto tanto,ma che il nostro primo cittadino ha volutamente al contrario di altri ,come ad esempoi la presidente della provincia e l’onorevole Lolli,ignorato.
Pertanto quello che dice ora avrebbe dovuto dirlo alcuni mesi fa,tutta questa zelanza doveva venir fuori prima,ora sembra che voglia in qualche modo intimorire il nuovo commissario.
Per quanto riguarda il nostro Ospedale nessun ridimensionamento può interessarlo poichè la fusione delle due ASL Avezzano Sulmona e L’Aquila riguarda solo i servizi territoriali e il comparto amministrativo,non certo l’Ospedale che per legge (vedi il Piano Sanitario Vigente)esiste e deve divenire , non appena le condizioni ambientali lo permetteranno .,una Azienda Ospedaliera.
Chiunque pensi di operare contro legge questa volta troverà le forze sindacali,gli operatori ,l’utenza e la cittadinanza pronta ad intervenire con tutte le forme di lotta possibili,bisogna tener conto che dopo quello che il terremoto ci ha tolto le unica certezza che ci resta è il diritto alla salute.
Gli Aquilani sono tornati,molti non se ne sono mai andati neanche per un’ora ,non diverremo come sarebbe piaciuto a qualcuno, un paese di 20000 abitanti; siamo e restiamo il Capoluogo di Regione,siamo ancora i cittadini di una città bellissima,colta,aristocratica che torneremo ad abitare a dispetto di coloro che hanno pensato di tradurci altrove”.
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