I “sessantottini” in ritardo
L’Aquila – Scrivono Gianfranco Giuliante e Luca Ricciuti (foto): “Diventano imbarazzanti le continue esternazioni di Cialente che in un gioco infinito delle tre carte, alterna comunicati minacciosi, risultati inconcludenti e pianti irrefrenabili.
Il richiamo odierno di Cialente alla sua “protesta estrema” (fascia tricolore e bandiere ammainate) era collegata alla richiesta di 1 miliardo e duecento milioni ogni anno a cominciare dal 2013 e per gli anni a seguire quale condizione indispensabile per la ricostruzione della città.
Il risultato finì in “burletta”! Ottenne 1 miliardo e duecento milioni ma spalmati per i prossimi anni, con zero per il 2013 e 300 milioni per il 2014. Quelli che ora lo indignano.
Il Sindaco, “sfiorando” il ridicolo ma “centrando” la farsa, riuscì sinanco a gioire, tornando dall’ennesimo viaggio a Roma e si permise di parlare di soldi ottenuti solo grazie alla protesta eclatante e inventando un’ipotesi di factoring che avrebbe reso disponibili e subito promesse di pagamento e con ciò disse si sarebbe potuta iniziare la ricostruzione! Neanche in questo è riuscito!
Oggi che i nodi vengono al pettine e la realtà sopravanza la farsa, il pianto greco e le pittime di professione tornano a frignare!
Sessantottini in ritardo minacciano ancora proteste e cortei. Si ipotizza di tornare a Roma per esprimere mortificazione e indignazione! Invece di tessere rapporti e allargare un necessario consenso parlamentare e governativo, si sceglie pur di apparire, un movimentismo che ha le sue radici nell’isolamento del Sindaco e finirà per isolare e “pompeizzare” la città!
Cialente denuncia di non essere capito!
Non è capito dall’Europa, non è capito dall’Italia, non è capito dall’Abruzzo.
Forse dovrebbe fermarsi a riflettere e valutare se è lui che non è capito o sono gli altri che lui non capisce!
E’ necessario lo faccia subito perché intanto l’Aquila marcisce. E l’antico motto militaresco: marciare, non marcire, in questo caso non sta portando risultati”.
I
Non c'è ancora nessun commento.