Trasparenza, Federica ci vuole provare
L’Aquila – E’ giovane e ben intenzionata, Federica Carpineta, assessora regionale dal piglio deciso. Oggi. nel presentare il suo piano regionale per la trasparenza degli atti, ha sciorinato sul tappeto tutte le carte che intende giocare. D’azzardo, naturalmente, perchè chiunque in Italia ci accinge a cambiare qualcosa urta suscettibilità e vippai pesanti, e spesso finisce in esilio. Insomma, si fa male. La Carpineta lo sa, ma va avanti. Cosa vuole? Semplice, una Regione pulita ed efficiente, una casa di vetro, un luogo di lavoro tranquillo e soddisfacente per i 1.500 che in Abruzzo dalla Regione ricevono uno stipendio. Senza dimenticare i precari e chi, magari per anni, è stato utile all’istituzione, ha svolto compiti apprezzabili, ma non ha avuto il bene (e la spinta sufficiente…) per farsi stabilizzare.
L’assessora parla di merito, di efficienza, di percorsi di carriera basati sull’effettivo valore delle persone, sulla loro bravura professionale e sulla tessera politica o addirittura sull’appartenenza ad una corrente o sulla vicinanza ad un big. L’istituzione ideale, l’istituzione che la Regione non è mai stata. E la Carpineta va giù anche pesante: troppi dirigenti, in questa Regione. Dirigenti si deve diventare per meriti, e non per il tempo trascorso su una sedia o dietro un tavolo, cioè automaticamente. E qui il discorso si fa difficile. Più facile che sia la giovane assessora a trovarsi altrove, che qualche dirigente inutile sia messo in condizione di non nuocere.
Ecco cosa si è detto nella conferenza stampa di oggi. Una direzione in meno e un taglio di ben undici servizi per un risparmio di almeno 500 mila euro all’anno che equivale ad una diminuzione del 10 per cento del costo complessivo dei dirigenti regionali. Sono questi gli effetti della prima fase del restyling amministrativo condotto dall’assessore alla Risorse Umane, Federica Carpineta. Più trasparenza nel sistema delle assunzioni, reale meritocrazia nella gestione delle carriere e degli incarichi ed una maggiore efficienza attraverso la valorizzazione delle competenze del personale sono, invece, i punti chiave del progetto organico di riforma che, questa mattina, a L’Aquila, l’assessore Federica Carpineta, ha illustrato nel corso di una conferenza stampa che ha tenuto insieme alle organizzazioni sindacali. Erano, infatti, presenti Fabio Frullo per la Uil, Luciano di Giacomo per l’Ugl, Domenico La Morgia per la Csa, Silvana De Paolis per la Direr oltre al direttore regionale del settore Personale, Claudio Di Giampietro. Le altre sigle sindacali non hanno partecipato perché convocate a Roma in un’audizione in Senato. In ogni caso, le organizzazioni sindacali hanno confermato di condividere questo percorso di riorganizzazione che, per la prima volta, si lega a delle precise scadenze temporali “Entro i primi sei mesi del prossimo anno – ha affermato l’assessore Carpineta – contiamo di concludere il processo di riorganizzazione dell’ente Regione, di riqualificazione del personale e di rispondere alle esigenze di coloro che prestano la loro attività attraverso contratti di collaborazione. L’odierna presenza dei sindacati – ha continuato l’assessore Carpineta – vuole testimoniare l’avvio di una concreta politica di concertazione che ci conduca in tempi brevi alla modifica, dopo ben dieci anni, della legge 77 che regola l’organizzazione ed i rapporti di lavoro della Regione Abruzzo”. Nello scorso mese di settembre, è stata aperta la pagina “Operazione Trasparenza” sul sito della Regione, dove chiunque può accedere e vedere i nomi di tutti i dirigenti regionali, la loro retribuzione, la loro assiduità sul posto di lavoro e quali sono i loro collaboratori esterni. “Questo è solo il primo piccolissimo passo di un cammino continuo – ha spiegato Federica Carpineta – che ci porterà a fare della Regione Abruzzo una casa di vetro dove ogni persona possa guardare e giudicare ciò che avviene al suo interno. Intanto, avendo verificato, subito dopo il nostro insediamento, che la Regione contava 118 dirigenti in servizio a fronte di 120 posizioni dirigenziali previste, come Giunta abbiamo deciso in primo luogo di non rinnovare incarichi dirigenziali a termine o precari e quindi siamo già riusciti a ridurre il numero dei dirigenti da 118 a 102. Questo sforzo di razionalizzazione ci consentirà di liberare risorse non solo per l’assunzione, attraverso concorsi pubblici e quindi secondo il criterio della competenza , di nove dirigenti ma anche di creare nuovi percorsi di accesso a tanti giovani laureati che attualmente non hanno un’occupazione nonostante una formazione di alto profilo”. Le posizioni dirigenziali, alla fine di questo primo percorso, saranno 106. Inoltre, avrà spazio una maggiore meritocrazia con l’ individuazione, in collaborazione con il Sindacato, di moderni criteri di valutazione del merito e del lavoro di tutto il personale. “La strategia per raggiungere la migliore efficienza del personale regionale – ha ripreso l’assessore – non può essere che la realizzazione di uno studio serio destinato a consentirci una riorganizzazione radicale dell’intero organico regionale con l’obiettivo di migliorare sensibilmente la vita quotidiana dei lavoratori, controllare contemporaneamente e in maniera più professionale, i costi. Non siamo i soli in Italia ad avere deciso una politica di rigore e trasparenza come questa e siamo in costante contatto con i colleghi di altre Regioni con i quali cooperiamo per individuare le pratiche migliori di amministrazione”. L’assessore Carpineta ha, infine, rilanciato il progetto di varare, insieme al sindacato, un ambizioso e moderno programma di riqualificazione del personale che, tra gli altri effetti, avrà quello di sostenere la progressione nella carriera di tutti i dipendenti. (Nella foto: Federica Carpineta)
Non c'è ancora nessun commento.