Priebke e dintorni

L’Aquila – (di Paolo Vecchioli, avvocato) – Il già comunista e ripresidente della Repubblica con il sindaco di Roma ed ogni affine e sodale,ieri si pavoneggiava con variopinte Kippah al cospetto delle TV ed dei velinisti di regime,senza pensare di mettere in scena un dejà vu da imitatore postumo e desaparecido del già leader della desaparecida AN,cioè tal G.Fini che dopo la visita alla centrale dell’oro a Londra,quindi a Wall Street e poscia al muro del pianto,al cospetto delle autorità del sionismo internazionale ed internazionalista,identico copricapo ha calzato rinnegando cristianamente tutto e dichiarando la sua sottomissione al potere dei padroni/governatori dell’oro e della finanza mondiali sta.
Nello stesso giorno,circa alle h. 01.00 del 16.10.13, pare da un nutrito stuolo di guardie e sedicenti appartenenti ai servizi,ignari delle procedure e del decoro dovuto sia stato caricata a mo’ di collo il la bara del cap. Priebke e su un anonimo furgone,sottraendo la salma alla pietas degli astanti e trasportando la stessa aliunde,( Aereoporto Militare di Pratica di Mare ???) il tutto non si sa da chi e come autorizzato,naturalmente previo pestaggio del picchetto d’onore presente nei locali della Casa Lefebrviana di Marino Laziale ed ove la bara sottratta ai calci,insulti,sputi e violenza dei soliti noti era stata ricoverata perché impedita di accedere al cimitero,.
Ieri mentre passano le immagini degli sgomitanti protagonisti del teatrino dell’apposizione della Kippah ai gentili della nostrana politca e mi è venuto di pensare a come e cosa trasferire per i posteri e che rimanga nella memoria, ormai anch’essa fonte di diritto positivo seppur molto e pericolosamente strabico.
Ne il già comunista Napolitano ne il senatore,per diritto di parcheggio,Marino sindaco di Roma,mi sembra prospettino fatti politicamente rilevanti e positivi oltre che eticamente validi se non altro perché le loro performances in Kippah sono imitative ed affatto originali del desaparesido capetto di AN che ha sbarcato il lunario e per svariati anni tra Roma e Montecarlo e continua a sbarcarlo a spese di Pantalone e non solo,ma per fortuna trombato finalmente dal popolo elettore.
Massima visibilità comunque per il già comunista Napolitano ed il sodale sindaco di Roma con la loro corte dei miracoli mentre non si celebra il funerale del cap. Priebke uomo già “vinto” ma che i suoi sedicenti avversari politici,indiscutibilmente regalano alla storia,se non altro e come tutti hanno potuto osservare per la fisicità estetica della sua schiena dritta e della faccia alta portata fino alla veneranda età di 100 anni che non è digerita da chi è abituato ad essere prono alle caste e ad aggredire i morti .
Cesare Pavese,voluto e letto forzatamente in chiave solo antifascista in qualche sua opera descrive la bellezza estetica di un miliziano,quindi di un “vinto”, morto e rimasto impigliato in un reticolato dopo essere stato colpito alla schiena,bellezza estetica che neanche il sopravvenuto rigor mortis riesce a scalfire nel volto rivolto al sole ma anche questa è altra storia ed a pochi nota.
Davanti alla morte di un “ vinto “ ed alla negazione della sua sepoltura,non avendo altro da vomitare,ci viene spacciata la necessità della memoria strabica ed autoreferenziale,giustificazione residuale per tentare di spiegare come non tutti gli uomini sono uguali e neanche davanti alla morte,figuriamoci i “ vinti “.
Infatti dopo la morte la storia e l’etica diversifica i suoi protagonisti e ciò nel bene e nel male e senza neanche scomodare più di tanto Nietzsche .
Prendere a calci e sputi un carro funebre come oltraggiare un cadavere è il modo di tutelare una memoria?
Vilipendere un cadavere oltre la sua fisicità se non è la continuazione del metodo Foibe dove i luoghi prescelti per gli assassinii venivano prescelti e finalizzati a non consentire ne la sepoltura ne,soprattutto, la memoria ai “vinti” o cos’altro ?
Però succede che i “ vinti” in questione siano immortalati dalla memoria della stessa barbarie che subiscono e fino a translare da vincitori al cospetto della storia cui qualcuno dovrà dar conto degli oltraggi e degli sfregi subiti .
Per provare a trasmettere la memoria ai posteri sarà necessario raccontare come e perché il cap. Priebke per non essersi pentito ed aver mantenuto la testa alta e la schiena dritta,patendo un ergastolo per aver eseguito un ordine e non a guerra finita ma nel pieno di un conflitto,da morto insepolto,vilipeso ed oltraggiato dopo cento anni della sua vita e settanta dalla sconfitta, ancora suscita forti emozioni e tali da costringere decine di guardie a sottrarre e trafugarne con violenza la salma,pestando un astante picchetto d’onore senza,stranamente,nessuna denuncia a tutt’oggi nota per resistenza ed oltraggio come è costume della sbirraglia ne arresti idem a carico di chiunque in condizioni numeriche impari e disperate,ha difeso con forza i resti mortali di un soldato che è odiato perché indiscutibilmente è apparso palam con la schiena dritta e la faccia rivolta al sole morendo idem ed al cospetto di omuncoli sinistri,baciapile benpensanti e cialtroni sciancati dalla Storia che nonostante loro è stata ed è già scritta.
Papa Francesco sodale ut supra,caccia da una chiesa che apre a tutti e giustamente,chiunque non si senta “gentile” ( nota definizione dei non ebrei) non valutando come la scelta politica antsionista e contro l’imperialismo mondialista che ha come punta di diamante la violenza di uno degli eserciti più potenti del mondo,tra le altre cose,nega alla Palestina non solo di essere Nazione e ne rinchiude il Popolo nella striscia di Gaza discriminandolo, negando loro,come ha fatto con me,di poter essere cristiano.
Un Popolo, quello Palestinese,antisionista e come tale impedito da determinarsi e decidere liberamente,con limitazione di accesso all’istruzione ed alla cultura in genere,ai rapporti e contatti esterni e costretto a subire la pulizia etnica degli insediamenti forzati di coloni per proseguire il disegno passato impunemente per Sabra e Chatila,l’Intifada e sbrigativamente liquidato con le armi e la forza del potere dell’oro sul sangue,si aspetta altro che preghiere,madonnine in vacanza,simpatia ipercinetica per i bambini,come i monaci Tradizionalisti Cattolici di Albano Laziale,pare anch’essi aggrediti ed oltraggiati dalle guardie e nella loro casa che dovrebbe essere anche quella di Dio anche se non è una sinagoga.
Questo Papa simpatico a tutti e disponibile finalmente mi ha spiegato perchè io e non solo cioè non in solitudine, non sono cristiano anche se mi aspetto almeno che egli riesca ad essere il Papa di tutti,quindi anche dei “vinti” compreso il cap.Priebke che pare frequentasse la chiesa e dovrebbe aver compreso perchè Gesù è andato sulla croce e chi ce lo ha inchiodato.
Poi torneremo a discutere dello Stato Sociale al cui centro e come pare ritenere anche il Papa,c’è l’uomo ed il lavoro e non il profitto e nel senso che precede nella nostra cultura e scelta politica c’è spazio a iosa come per il rispetto per tutti i morti,anche e soprattutto per quelli che non hanno piegato la schiena.
Adesso però è tempo di sporgere denuncia per i reati ex art.li 410,411 e 412 cp, nei confronti di chiunque responsabile di aver prima vilipeso,poi sottratto e quindi occultato il cadavere di Priebke, se è vero come è vero che ieri notte 16.10.13, circa alle ore 01.00 dalla Casa Lefebrviana di Marino Laziale la sua salma è stata trafugata, pare previo pestaggio del presidio e picchetto d’onore,da parte di non meglio identificati e sedicenti agenti e servizi e trasportata senza alcun degno decoro aliunde,sottraendola alla disponibilità di amici e parenti ed occultandola e non solo agli stessi.
La solerte magistratura come già in altre questioni che hanno riguardato qualche politico naturalmente non di sinistra et non absit inijuria verbis,renderà giustizia ( sic !) al cospetto di reati perseguibili d’ufficio e darà risposte diverse da un’archiviazione “tombale” ….o non? ….,ma noi teniamo comunque duro.