Agricoltori per anni schiacciati da bollette Enel micidiali e da un’IVA irregolare


Ofena – 22% INVECE DEL DOVUTO 10% – MAI UNA PAROLA O UN INTERVENTO A FAVORE DELLA CATEGORIA DALLA REGIONE O DALLE ORGANIZZAZIONI – Le aziende agricole vengono schiacciate da bollette elettriche pesantissime, anche quelle incluse nelle aree terremotate, senza alcun riguardo a situazioni difficili. Per di più, l’IVA imposta risulta del 22% (come si vede chiaramente nella bolletta che riproduciamo) mentre si hanno fondati motivi di ritenere che dovrebbe essere del 10%. Per molto tempo, oneri enormi – e non dovuti – su un’agricoltura stremata, ridotta ad attività marginale nonostante gli strombazzamenti della Regione. La gravissima situazione l’ha messa in luce Dino Rossi, COSPA, ma prima di tutto titolare di aziende agricole tra quelle che Rossi ritiene vessate.
Se esistesse un qualche tipo di autorità preposta all’agricoltura, e se esistessero organizzazioni e sindacati di categoria attenti, arriverebbero immediate spiegazioni e magari smentite. Nonché, se dovuti, anche risarcimenti e rimborsi con tante scuse. Finora, pur essendo la situazione nota, non è accaduto nulla. Pubblichiamo di nuovo l’intervento di Rossi:
“Le aziende agricole abruzzesi pagano l’aliquota iva sulla bolletta ENEL al 22% anziché al 10%.
Nessuno sa nulla dal pescarese al teramano al chietino e soprattutto nell’aquilano, che le aziende agricole per la fornitura dell’energia elettrica l’iva è pari al 10%. Da un sondaggio effettuato dallo scrivente, nessuno è a conoscenza che l’imposta sulla bolletta ENEL delle aziende agricole deve essere attuata a tariffa ridotta in ottemperanza del testo unico D.Lgs. 26 ottobre 1995 n. 504.
La scoperta: dopo aver ricevuto una bolletta esorbitante di cui si allega copia, lo scrivente l’ha pubblicata su Facebook, per organizzare una manifestazione, dovuto alla reintroduzione dell’agevolazione post terremoto, che per l’anno 2012, tutti i terremotati ricadenti nel cratere stanno rimborsando, in quanto lo Stato e chi lo rappresenta in Abruzzo si sono dimenticati dei terremotati abruzzesi e soprattutto delle aziende agricole. Infatti, nella bolletta viene caricato la rateizzazione dei pregressi dovuto alla sospensiva, con aggiunta l’agevolazione post-sisma dell’anno 2012. Dopo alcuni minuti dalla pubblicazione su Facebook, è arrivato un primo commento dell’amico Paolo Brigatti, allevatore della regione Lombardia, che commentava: l’aliquota per l’aziende agricole è pari al 10%. Tutto corrisponde a verità, visto che nel sito ENEL è anche pubblicato, che riportiamo di seguito: “Agevolazione I.V.A. Hanno diritto all’Iva con aliquota ridotta le imprese estrattive, manifatturiere, comprese le imprese poligrafiche ed editoriali e le aziende agricole.”
Mai nessuno ci ha informato di questa agevolazione per anni abbiamo pagato l’aliquota piena, gravando ulteriormente su un bilancio già in bilico. La rabbia degli agricoltori sale sempre di più, visto che le organizzazioni sindacali, pensano solamente ad informarci agli obblighi da adempiere, alle tasse che dobbiamo pagare, al pagamento della tessera dei soci, senza preoccuparsi dello stato in cui versa la categoria da loro rappresentata. Continuiamo ad essere fanalini di coda dell’agricoltura, mentre i nostri colleghi lombardi oltre ad essere più edotti di noi in materia fiscale, sono anche maggiormente rappresentati visto che da molto tempo hanno spuntato un aumento del latte e dei prodotti ortofrutticoli”.


17 Ottobre 2013

Categoria : Cronaca
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