Sfollati: pagare bollo e anche autostrada
L’Aquila – OPrima rose e fiori, ora calci in bocca. Una sola voce politica si leva, quella del consigliere Di Pangrazio, tutti gli altri tacciono distratti o fanno finta di nulla. Ecco i problemi: bollo e tessera autostradale viacard. Cominciamo dai bolli.
Per gli sfollati del cratere che ancora in almeno 20.000 abitano sulla costa, ad aprile tutti erano premurosi e generosi: niente bollo, niente bollette, niente pedaggio, per carità, vogliamo aiutarvi e rendere la mazzata terribile subita il 6 aprile meno devastante. Ma il tempo passa e le premure anche: al momento, per gli sfollati due amare restituzioni alla realtà. Come se per loro fosse cambiato qualcosa… La prima dolcezza è che bisogna pagare il bollo dell’auto, che ad aprile, spiegano all’ACI, era stato semplicemente sospeso. Mica azzerato almeno per sei mesi. “No, signore, lei deve pagare (e giù il conto, diverso secondo l’auto) e siamo alla scadenza…”. Che meraviglia. Poi l’impiegata aggiunge: “Perrò stia tranquillo, mica c’è la mora…”. E così, paghiamo tutti, esattamente come se il terremoto non ci fosse stato. Certo: era una sospensione! Se un cittadino non riflette sulle parole della burocrazia, è un minorato. Sospensione significa solo che ti faccio pagare dopo.
Il consigliere regionale Giuseppe Di Pangrazio è l’unica voce che si sia levata, in tutto l’Abruzzo terremotato o intatto, per chi al 1 novembre dovrà tornare a pagare la viacard autostradale. Che, senza dire niente a nessuno e senza alcun tipo di comunicazione (il trionfo dell’inettitudine: tutti tacciono perchè nessuno sa comunicare oppure a nessuno conviene farlo), dovrà tornare a pagare il pendolarismo costa-interno.
Per fortuna scrive Di Pangrazio: “L’esenzione al pedaggio autostradale deve essere prorogata fino a quando verrà a mancare la ragione che l’ha determinata”. Interviene così il Consigliere Regionale del Pd con delega all’emergenza Terremoto Giuseppe Di Pangrazio in merito alla scadenza di domani dell’esenzione dal pedaggio autostradale, sino ad oggi gestita con una tessera Viacard prepagata del valore di 50 euro o il telepass, in distribuzione presso i Punti Blu. “Mi auguro che la proroga sia già stata pensata e messa su carta – aggiunge – poiché per i 20mila aquilani sulla costa e anche gli altri sparsi nella Marsica sarebbe un vero disastro ritrovarsi costretti ad andare incontro ad una spesa tanto onerosa. Mi sembra che coloro che hanno già preso possesso delle abitazioni del progetto CASE , non pagano neanche le utenze, perché allora – si domanda – tornare a far pagare il transito ai terremotati sistemati fuori dai loro luoghi di residenza? Mi auguro che il disagio venga risolto al più presto”.
Siamo una testata giornalistica, e a noi non è giunta alcuna comunicazione in materia, da nessuno. C’è imminente il “ponte” dei primi di novembre. Siate certi che nessuno alzerà un dito in questi giorni, troppoi impegno profuso per vacanze, week end, spostamenti, riposi sacri e inviolabili. Se ne parlerà, forse, dopo il 2 o il 3 novembre. E si clonerà il sistema, tristemente noto, dei due pesi e due misure, dell’ultimo momento, del ritardo perchè nessuno ci aveva pensato, dell’inefficienza che in fondo a qualcuno fa sempre comodo. Meno che agli sfollati, naturalmente.
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