Pure sui bagni c’è da ridire…
L’Aquila – Scrive l’assessore Alfredo Moroni: ” La localizzazione dei bagni alla Madonna Fore è stata individuata tenendo conto di due fattori, ovvero che devono essere facilmente fruibili perché uno dei due è per disabili e devono essere facilmente raggiungibili dall’autospurgo per svuotare la fossa a tenuta che raccoglie i liquami. L’attuale bagno, peraltro, un bagno non è, bensì un vaso alla turca, installato alla meglio, dove si scarica con un secchio di acqua piovana, senza ricambio d’aria, dove i liquami vanno a dispersione nell’ambiente circostante, privo di ogni requisito igienico-sanitario oltre che poco accessibile, soprattutto da chi ha qualche difficoltà.
Se avessimo ampliato ed adeguato quella struttura esistente, peraltro, i bagni sarebbero stati ancora più vicini alla chiesa.
Anche pensando di realizzarli di rimpetto a dove sono adesso, avremmo dovuto intaccare ancor di più l’ambiente; sarebbero, infatti, saltate almeno un paio di piante e lo sbancamento sarebbe stato più invasivo oltre al fatto che i bagni sarebbero sorti sotto una scarpata ripida. Realizzando, invece, la struttura attuale, abbiamo sanato una situazione di scarico a cielo aperto e quello si che era uno scempio, dando un punto di appoggio alle centinaia di persone che quotidianamente frequentano l’area.
Stiamo peraltro pensando di installarci una cassetta di primo soccorso.
Ad oggi certamente quello è un cantiere aperto e può stonare con l’ambiente, ma a fine lavori l’ingresso dei bagni non sarà visibile direttamente, gli stessi avranno tetto in legno, copertura con coppi antichi, finiture tipiche della montagna con pietra e legno, sistemazione in loco di fiori ed essenze di montagna.
Si tratta di un intervento per nulla impattante che, sicuramente, verrà apprezzato dalla Città, Un po’ di pazienza, pertanto e il pensiero che presto una delle montagne più care agli aquilani sarà ancora più fruibile; chi pensa, infatti, che si tratti di “cessi” non solo non è rispettoso delle esigenze altrui ma non valuta in maniera adeguata che un intervento del genere, oltre a fornire servizi, non costituisce una violenza all’ambiente, anzi lo tutela andando ad eliminare la presenza di quei liquami che lo rendono una latrina a cielo aperto.”
(Ndr) - L’assessore ricordi: se non fai ti accusano di non fare. Se non fai, ti accusano di non fare. Una volta fatta una cosa, arrivano i vandali e la distruggono. E’ così ovunque, a L’Aquila un po’ di più. C’è sempre chi preferisce farla fuori dalla tazza…
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