“San Salvatore, interesse ad orologeria?”
L’Aquila – Dal dr. Giovanni Flati, dirigente di Dermatologia al S.Salvatore, riceviamo: “Un commento sull’articolo sulla sanità . Che strano il comportamento del nostro sindaco; improvvisamente si ricorda che esiste il S. Salvatore. Il suo interesse (e anche dei fantomatici comitati pro ospedale) sulla sanità aquilana è come una bomba ad orologeria che va innescata solo quando ad amministrare non c’è più il suo amico Marzetti. Lui dovrebbe sapere, perché quando gli fa comodo si ricorda che è anche un medico, che il terremoto per la sanità aquilana è iniziato molto prima del 6 aprile, quando il suo amico Marzetti presentò un atto aziendale che portava alla chiusura e/o ridimensionamento di 22 reparti e ad una esternalizzazione di molti sevizi con aggravio della spesa sanitaria.
Non voglio dilungarmi, nè polemizzare più di tanto, ma voglio fare a me stesso (sempre presente in ospedale dalla mattina del 6 aprile e non fuggito sulla costa ma accampato in una tenda di mia proprietà ) alcune domande:
1) Quale posizione aveva il sindaco quando Marzetti, prima del terremoto, aveva intenzione di smobilitare il S. Salvatore? O meglio, perché lo difendeva (ricordo che era l’unico politico a difenderlo)?
2) Quante volte dal 6 aprile al 30 settembre ha visitato l’ospedale?
3) Ha mai saputo in che stato d’ansia Marzetti ha messo i lavoratori del S. Salvatore, quando il 7 aprile voleva sospendere gli stipendi?
4) Si è interessato delle fasi e delle procedure d’appalto del dopo sisma?
Siccome sono amante della verità nella sua interezza, al sindaco va riconosciuto il merito di una chiara presa di posizione contro la mobilità , anche solo momentanea, del personale ospedaliero, così come caldeggiato dall’assessore alla sanità ”.
(Nella foto: L’ospedale S.Salvatore)
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