Terremoto, d’accordo, ma che sconcio
L’Aquila – INCURIA E SPORCIZIA, UN’OFFESA AI CITTADINI – Uno può avere tutta la comprensione del mondo per una città che appare – in centro – ancora quasi totalmente azzerata e in rapido, desolante degrado ambientale. Come l’entropia universale che non può non aumentare, anche la situazione nella zona rossa non può che peggiorare.
Il terremoto, d’accordo: ma lo sconcio di certe zone del centro potrebbe essere attenuato. Le foto – scattate ieri mattina 15 ottobre -ritraggono il lato destro della chiesa di San Silvestro e una stradina tra edifici abitativi, che sfocia su via Roma, nella parte alta. A pochi metri dagli uffici del Comune e dal centro commerciale che alcuni coraggiosi si sforzano di mandare avanti.
Degli immondezzai indegni, quello di San Silvestro addirittura accanto ad uno degli orrendi vasconi metallici verdi dell’ASM per la raccolta dei rifiuti. Nessuno ha avuto neppure la piccola buona volontà di scaricare nel cassone, a due metri di distanza, i rifiuti accumulati per terra, che non sono recenti.
I problemi sono tanti e li comprendiamo, con pazienza e sopportazione. L’incuria e l’indifferenza non sono invece giustificabili. Sono un peccato grave per chi li commette, ancora di più per chi non li elimina, quando e dove si può farlo facilmente semplicemente adeguandosi al proprio dovere e al proprio lavoro.
Di questo passo L’Aquila diventerà una discarica maleodorante e invasa dalla vegetazione. I ratti, gli animali randagi, gli insetti e i rettili già ci sono. Il poco che si può fare, si faccia, e l’ASM non chiuda gli occhi trincerandosi dietro pretesti. La gente merita anche questo tipo di rispetto e di incoraggiamento.
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