Antognetti: “Grazie, Ernesto Paolucci”
L’Aquila – Scrive Gino Antognetti: “Dopo Donatella Tellini, la Fondatrice, la antesignana della famiglia radicale aquilana, ci lascia ERNESTO PAOLUCCI, una assiduo e perseverante militante radicale. Ernesto ci conobbe ai tavolini referendari che facevamo sotto i portici e ci ha seguito per gran parte delle iniziative, fino ad adesso. Ai piu’ , alla stampa non era conosciuto perche’ lui non si esponeva, a causa delle norme non scritte legate alla sua professione legata al mondo carcerario. Lo ringraziamo per tutto il contributo che ha saputo e voluto dare nel rendere questo societa e le leggi italiane piu’ giuste e piu’ civili.Un ringraziamento anche alla moglie ed alle figlie che lo hanno sempre supportato ed alle quali ci uniamo nello sconsolato cordoglio.
Cogliamo l’occasione per ricordare ai piu’ la grande figura di combattente nonviolenta e radicale di Donatella Tellini. Quando nel ‘74 Paolo Aceto fu mandato da Roma in Abruzzo a scovare i radicali latenti, Donatella, che aveva da appena un anno aperto l’Aied, presto’ la sua anima, il suo corpo, la sua casa, le sue amicizie, la sua storica 500 blu al giovane partito radicale che voleva dare corpo ad una grande lotta di emancipazione gandiana e nonviolenta dell’Italia. Questo in un periodo in cui sia lo stato che le sinistre e le destre estreme propagavano la lotta politica in modo violento.
Donatella vi si impegno’ con tutta se stessa, sempre con il suo senso autocritico, con la sua perenne sensazione di fragilita’, che pero’ non le dava debolezza ma radicale cultura nonviolenta, che non le faceva assumere mai atteggiamenti aggressivi e offensivi. Toni riguardosi mA sempre pervicaci e determinati. E lei gandiana e nonviolenta lo era forse gia’ nel suo Dna. Quando tavolta i poliziotti cercavano di stopparla lei rispondeva sempre con il sorriso e la dolcezza talmente forte che loro venivano ogni volta disarmati. Un grande abbraccio ed uno smisurato ringraziamento a questa grande figura politica aquilana, un grande abbraccio alla sua famiglia, ed a tutti gli aquilani che sentiranno tantissimo la sua mancanza”.
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