Mensa scolastica, trovata l’intesa
Avezzano – Comune e genitori trovano la quadratura del cerchio sul servizio mensa a scuola, dove saranno sostituite le pietanze non gradite dai bambini. Il punto d’equilibrio è stato raggiunto in un summit in Municipio, dove, su input del sindaco, Giovanni Di Pangrazio, gli assessori Gabriele De Angelis e Ferdinando Boccia, con l’ausilio dei dirigenti del sociale e bilancio, Laura Ottavi e Massimiliano Panico, hanno messo sul tavolo la proposta dell’Amministrazione per il nuovo anno scolastico che prevede il passaggio da 4 a 5 fasce Isee con il mantenimento dell’esenzione per i redditi più bassi (fino a 5.018 euro) e la conferma del contributo minimo di 2,64 euro e 3,23 euro per i redditi Isee fino a 12,544 e 15,000.
Piccolo aumento per le fasce di famiglie benestanti che, per il servizio a domanda individuale, beneficeranno comunque del contributo del Comune che copre quasi il 50% dell’intera spesa (oltre 330mila euro). Il costo del ticket per la quarta fascia, con reddito Isee compreso tra 15.000,01 e i 21.000mila euro (reddito reale da 30mila a 42mila700 con 1 figlio; da 37mila fino a 52mila euro con 2 figli), infatti, sarà inferiore al costo reale del pasto: 3,58 euro (aumento dello 0,35) a fronte di una spesa per l’Ente di 4euro e 32 a pasto. Agevolazione anche per le famiglie agiate con reddito valore Isee oltre i 21mila euro (reddito reale 42mila800 euro con 1 figlio; 52mila euro con 2 figli) che pagheranno 3 euro e 98 a pasto (più 0,75 a pasto) sempre inferiore al costo per il Comune. Per andare incontro alle famiglie l’amministrazione comunale ha messo sul tavolo anche la tariffa agevolata per il secondo e terzo figlio di qualsiasi fascia: 3,23 e 1,60 euro.
“Il confronto con le famiglie è stato utile e costruttivo”, affermano gli assessori De Angelis e Boccia, “poiché ci ha permesso di capire meglio le loro esigenze e di arrivare a una soluzione condivisa che sarà sottoposta alla riunione di tutti i capigruppo consiliari per la piena condivisione dell’amministrazione cittadina”. Il Comune, quindi, mantiene ferma la barra per tutelare le famiglie meno abbienti, fermo restando i controlli per stanare eventuali furbetti. Per andare incontro alla richieste delle famiglie dal menù scompariranno alcune pietanze non gradite ai bambini: la Asl, infatti, chiamata in causa dal Comune, in sintonia con l’impresa che gestisce il servizio, (presente alla riunione), ha dato l’ok all’inserimento degli hamburger e del polpettone farcito e alla sostituzione dei primi con i cavoli, i broccoli e i piselli, mentre l’impresa ha assicurato anche l’aumento delle grammature per primi e secondi piatti. La proposta è stata condivisa dai rappresentanti dei genitori.
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