Il Nobel abruzzese all’Emiciclo
L’Aquila – “E’ un vero onore per me, a nome dell’intero Consiglio regionale dell’Abruzzo, avere qui oggi con noi il professor Filippo Giorgi, uno scienziato – originario di Sulmona – che ha contribuito con la sua attività a rendere grande il nome della nostra regione nel panorama internazionale”. Lo ha detto questa mattina il Presidente del Consiglio regionale Nazario Pagano, ricevendo all’Emiciclo lo scienziato.
“Giorgi – ha continuato il Presidente – è infatti l’unico italiano componente del board del Comitato Intergovernativo per i Cambiamenti Climatici, che nel 2007 ha vinto il Premio Nobel per la Pace con Al Gore, l’ex Vice Presidente degli Stati Uniti protagonista da anni di campagne di sensibilizzazione e informazione sulle conseguenze del riscaldamento globale. Dal 2002 al 2008 il professor Giorgi è stato vice direttore di uno dei principali gruppi di lavoro dell’organismo, lavorando fianco a fianco con Al Gore. Ed è quindi l’unico abruzzese della storia ad aver ricevuto un Nobel.
Una carriera brillante e prestigiosa, che ha preso il via proprio in Abruzzo, all’Università dell’Aquila, dove si è laureato nel 1982, discutendo una tesi in Fisica con il professor Guido Visconti. Da allora è stato tutto un susseguirsi di successi: un dottorato di ricerca alla School of Geophysical Sciences di Atlanta, cui è seguito un ruolo da ricercatore al centro nazionale di ricerca atmosferica del Colorado. Conclusa questa esperienza, nel 1998 è rientrato in Italia, dove è stato nominato direttore della sezione di Clima e Fisica Meteorologica del Centro Internazionale di Fisica Teorica di Trieste. Ha scritto centinaia di articoli su riviste scientifiche internazionali su interazioni tra clima, chimica atmosferica e biosfera ed è l’unico italiano inserito nella lista degli autori più citati nel settore delle scienze geofisiche. Un grande abruzzese, che dimostra come con lo studio e la tenacia, si possano centrare obiettivi e risultati importanti, anche partendo da realtà di provincia, spesso ‘scollegate’ dai circuiti internazionali. Il professor Giorgi è un corregionale di cui andiamo fieri e che con il suo contributo scientifico è riuscito a diventare uno dei principali protagonisti di un dibattito che ormai da anni anima l’intera comunità degli studiosi mondiali: quella dei cambiamenti climatici, di cui ognuno di noi, nel suo piccolo, è testimone diretto”.
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