Festival acqua: domande sì, risposte no…
L’Aquila – IL M5S CON I MOVIMENTI PER L’ACQUA PUBBLICA – Il Festival dell’acqua ha ormai il primato dell’iniziativa più discussa, oltre quello – già rilevato da molti ma senza conseguenze… – dell’iniziativa più costosa come promozione e campagna pubblicitaria a pagamento, affidata a veicoli di fiducia. Denaro anche pubblico, elargito con generosità, ma con quali criteri? Chi sa se qualcuno sentirà il dovere di porre la domanda: finora niente. Quando si tocca l’argomento denaro, la politica riempie di polenta le orecchie e non sente più nulla.
Il M5S L’Aquila, con la senatrice Blundo, intanto, si schiera fermamente al fianco dei “Movimenti per l’Acqua Pubblica” impegnati nella contestazione al Festival dell’Acqua che in questi giorni, dopo Genova 2011, vive la sua seconda edizione a L’Aquila. La manifestazione che, tra dibattiti, convegni e spettacoli, sembrerebbe volta a celebrare il valore dell’“oro blu”, rappresenta – come viene riportato dal Forum nazionale dei movimenti per l’Acqua – il tentativo degli organizzatori di ripulire la propria immagine ed è volto a distogliere l’attenzione dalle loro responsabilità riguardo alla mercificazione di tale bene. L’evento è infatti organizzato da Federutility, cioè la Federazione di una serie di Società quotate in borsa (Iren, Acea, Hera, Veolia…) non aventi nulla a che fare con la gestione pubblica delle risorse idriche e il cui unico interesse riguardo a l’Acqua è piuttosto quello di speculare. Tale attività risulta a nostro avviso in totale contrasto con i recenti referendum del 2011, grazie ai quali è stato ribadito che l’Acqua è un Bene pubblico inalienabile su cui deve essere impedita ogni forma di profitto! Sin da subito tra l’altro proprio Federutility si è attivata contro gli stessi questi referendari e oggi si adopera per la non attuazione dei relativi esiti, calpestando la volontà di 27 milioni di cittadini. I nostri amministratori, anziché impegnarsi nella salvaguardia della volontà popolare e della democrazia, pur di non rinunciare all’ennesima passerella mediatica, né tantomeno alla possibilità di spalleggiare le Multiutility in questione, hanno permesso che L’Aquila diventasse teatro di questa ulteriore presa in giro per la cittadinanza concedendo il patrocinio alla manifestazione”.
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