La politica che non decide


Pescara – FIUMI DI PAROLE E OCCASIONI PERDUTE – (di Stefano Leone) – In modo del tutto sfrontato, impertinente e forse irriverente ma è il caso di ribadire, “vergogna”. Con la dovuta differenza e peso delle vicende. L’una, quella della tragedia nel mare di Lampedusa, grave, teutonica e inammissibile per la quale Papa Francesco si è pronunciato così. Con molte colpe della politica nazionale ed europea, che continua solo a proferire fiumi di parole scontate, luoghi comuni e fronzoli con pizzi e merletti.
L’altra, la querelle locale, al confronto piccola ma ugualmente meschina, becera e per nulla edificante. La querelle delle risse dei tassisti all’aeroporto. Una situazione vergognosa e fetida che la politica, sempre pronta a cavalcare la tigre, non riesce o non vuole risolvere. E’ una vergogna. Politici di ogni ordine e grado si riempiono la bocca con la pseudo vocazione turistica della regione e, specificatamente, della zona costiera, salvo poi esporre il turista a teatrini di bieche beghe di quartiere, con i tassisti a menar le mani come ragazzi di strada. Turisti annichiliti, sbalorditi e sorpresi per il solo fatto di vedere contendersi una valigia nel bagagliaio della macchina sbagliata. Sono ormai anni che i comuni di Pescara, San Giovanni Teatino e Chieti da una parte e la Regione dall’altra non risolvono. Grandi sproloqui e interviste in pompa magna nelle fiere, manifestazioni e vetrine ma solo e soltanto fiumi di parole su un turismo che non c’è. I fatti, poi, sono quelli descritti dall’espressione del turista annichilito da scene come quelle che nelle ultime settimane si vanno ripetendo sui piazzali dell’aeroporto d’Abruzzo. Dopo l’ennesimo episodio, anche SAGA, la società di gestione dei servizi a terra dell’aeroporto, leva la sua voce e batte i pugni sul tavolo. I vertici della società parlano in nome e per conto della tutela del passeggero che, in transito nell’unico scalo regionale, si trova nella situazione già descritta. Diciamo subito che la Saga non ha competenza ne di emanare dispositivi, ne di editare norme sulla questione specifica ma, visto che chi ne ha titolo, pare brancoli nel buio più totale lasciando le cose così come sono, ha deciso di alzare la voce. “Nel caso di un nuovo episodio, la direzione della Saga richiederà l’intervento delle autorità competenti e delle forze dell’ordine, al fine di allontanare definitivamente dallo scalo i fautori del prossimo insostenibile diverbio”. Questo è ciò che viene dai vertici societari che non possono più tacere davanti ad una realtà evidente. E’ bene, però, che la politica, sempre pronta e presente quando c’è da appuntarsi medaglie sul petto, abbia la sapiente capacità di assumere decisioni che risolvano problemi e diano soluzioni. Ancora una volta, caso mai ce ne fosse stato bisogno, la politica, non risolvendo i problemi, sta dimostrando di essere solo il concretizzarsi delle idee dei furbi. E allora, per far si che la più grande fonte di inquinamento acustico, (e non solo), siano le chiacchiere dei politici, si risolva il problema e si elimini una querelle che è già diventata vergona.


04 Ottobre 2013

Categoria : Cronaca
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