Protesta lavoratori abruzzesi INPS
Pescara – (Foto freelance >Michele Raho) - Oggi in piazza Italia a Pescara, davanti alla sede della prefettura, c’è stata l’annunciata manifestazione regionale di protesta dei lavoratori abruzzesi dell’Inps, promossa da Cgil Funzione pubblica, Cisl Fp, Uilpa e Fialp Cisl per “fermare l’attacco contro le lavoratrici e i lavoratori” dell’istituto di previdenza. Tutto nasce dal fatto che “la Ragioneria generale dello Stato ha bocciato il piano di riduzione della spesa presentato dall’Inps e adesso si pensa di ridurre le retribuzioni dei lavoratori”, con decurtazione di 300 euro mensili per ogni dipendente.
“Invece di rilanciare l’Istituto con un adeguato piano di riorganizzazione per migliorare i servizi e qualificare il lavoro, contestano i sindacati, non si trova di meglio che tagliare il personale e mettere le mani nelle tasche dei lavoratori, peraltro senza contratto da quattro anni. L’Inps non puo’ essere utilizzato come un bancomat da cui ogni governo preleva a piacimento, senza curarsi del ruolo svolto dall’Inps in un momento cosi’ difficile”. La richiesta e’ che “ci si misuri su un piano occupazione, sul miglioramento della gestione del patrimonio e sull’ammodernamento di procedure e servizi, senza pensare alla scorciatoia del taglio dei salari”. Per l’Unione sindacale di base la protesta di oggi “e’ necessaria perche’ e’ in atto un vero e proprio tentativo di messa in liquidazione dell’Inps, considerato che molti servizi non vengono piu’ erogati dall’Inps e i risparmi a cui l’Inps e’ stata gia’ costretta sono pari al 50 per cento delle spesi di funzionamento”. Una delegazione sindacale e’ stata convocata in prefettura per un incontro.
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