Chi sa comandare bene?


In questa nostra Italietta malconcia e ridicola, e in questo nostro Abruzzetto che non si discosta, anzi imita mamma Italia nel peggio, alla Regione si divisa e ci si prepara a depositare nelle mani di laureati triennali (lo ha scoperto il consigliere Acerbo) scettri di comando. Anzi, scettrini da dirigenti. Con marchingegno a quanto pare condiviso da Pd e PdL sodali e compagni non di merende, ma birichinate politiche sottobanco, l’aula sarebbe pronta a cucire sui petti vigorosi di alcuni personaggi – evidentemente baciati dalla dea bendata – le greche dirigenziali. Senza neppure sottilizzare più di tanto sui titoli accademici.
A noi pare che anche un semplice diplomato alle elementari possa comandare, se sa farlo. I titoli accademici (per quel che valgono oggi, visto il livello medio dei laureati italiani…) mettiamoli pure nel cassetto. Il fatto è che, visto lo sfacelo totale della pubblica amministrazione, emerge che nessuno sa comandare. Tanti Schettino ovunque. A cominciare da quelli che distribuiscono greche e gradi, ovvero i politici. Fatte alcune eccezioni, è ovvio. Quindi, più che fare nuovi dirigenti (poco prima delle elezioni regionali, non è un caso…), ne eliminino alcuni. Anzi, parecchi. Forse senza tanti fuochisti, il treno a vapore andrà meglio, e costerà di meno. I voti, cari politici, dovete guadagnarveli sul campo, e non con la tentata moltiplicazione di pani e pesci.



30 Settembre 2013

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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