Centrodestra, per ora fibrillazione
L’Aquila – QUAGLIARIELLO NON ENTRERA’ IN FORZA ITALIA BIS – Abbiamo nel governo Letta un ministro vicino all’Abruzzo e un bravo sottosegretario. Li avremo ancora nell’immediato futuro? Parliamo, è ovvio, di Quagliariello e Legnini (nelle foto). La maggior parte degli esponenti storici e di spicco del centrodestra abruzzese – dopo le ultime raggelanti notizie da Roma e dal capo Berlusconi – sceglie di tacere. I vertici del PdL sono muti, almeno nelle comunicazioni ufficiali, che non esistono. Molti attendono di capire come andranno le cose. A molti altri, anche se non lo dicono, le alzate di ingegno del Cavaliere non risultano del tutto condivisibili: far cadere il governo in questo momento non è il massimo dell’attenzione nei confronti del paese che annaspa.
Di certo c’è che uno dei leader, un personaggio carismatico come il Ministro Quagliariello (eletto in Abruzzo e alla regione normalmente vicino e attento), non è tra i falchi e soprattutto non aderirà alla nuova Forza Italia che sta nascendo. Un altro vip, il senatore Di Stefano, ha invece espresso solidarietà a Berlusconi parlando in televisione. Altri pezzi del centro destra si orientano verso diverse scelte. La senatrice Chiavaroli, anche lei in tv, ha parlato del proprio entusiasmo per le scelte berlusconiane.
E la gente? Se è lecito dedurre da ciò che si sente e si dice in giro, in tanti sono solo sgomenti e preoccupati. Una crisi di governo e un salto nel buio di elezioni quanto mai incerte è il peggio che possa capitare. Per gli aquilani, infine, una boccata di veleno: qualsiasi cosa accadrà , per la ricostruzione si allungano i tempi e aumentano gli ostacoli. A quattro anni e mezzo dal sisma, l’orizzonte diventa scuro invece di schiarirsi. Chi potrebbe in una simile situazione essere tranquillo?
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