Pedonalizzazione corso Vittorio
Pescara – UNA SCELTA SENZA PROGRAMMAZIONE RISCHIA DI FAR SALTARE L’ECONOMIA PRIVATA E PUBBLICA -
E’ quanto afferma Enzo Del Vecchio, Consigliere comunale del PD, in una nota scritta che pubblichiamo. “Il confronto civile che solo oggi si sta sviluppando sulla semipedonalizzazione di Corso Vittorio Emanuele, ad opera degli organi di informazione e non certamente per scelta dell’attuale governo cittadino, non può prescindere da alcune considerazioni che, diversamente, possono portare a valutazioni distorte o quantomeno poco coerenti con la realtà sociale ed economica con cui dobbiamo fare i conti. L’esigenza di ogni comunità di garantire la migliore qualità di vita, a cominciare dall’eliminazione o riduzione dei livelli di inquinamento attuali, non può prescindere dallo studio di una mobilità che allontani il più possibile il traffico veicolare dal centro urbano e non certamente quello di spostarlo di qualche metro e per di più a discapito della possibile maggiore disponibilità di aree verdi. In secondo luogo va rimarcata la regola che ogni opera pubblica, nella sua completezza, sia assicurata da una copertura economica, così come da basilare nozione sulla programmazione economica degli enti locali al fine di evitare incompiute e cattedrali nel deserto. Ebbene, nella dibattuta questione legata alla semipedonalizzazione di Corso Vittorio Emanuele gli atti tipici della programmazione comunale evidenziano quanto segue: nessuno studio sulla mobilità e sulla viabilità è stato mai redatto; la copertura finanziaria dell’opera non trova alcuna forma di finanziamento per il suo completamento per espressa previsione di questa amministrazione fatta con la deliberazione di G.C. n. 167 del 22.02.2013 e dell’allegato brogliaccio, per l’assoluta impossibilità di disporre di risorse finanziarie per investimenti ed impossibilità di contrarre nuovi mutui; riduzione dello spazio verde dell’area di risulta che passa dall’80% previsto dal PRG al 35% secondo la nuova visione dell’amministrazione Mascia. Non vi è dubbio, allora, che il cittadino pescarese a cui non è dato conoscere tutte le questioni amministrative del Comune di Pescara possa essere fuorviato nelle proprie considerazioni e valutazioni e casomai affermare con assoluta genuinità: “non blocchiamo un’opera già finanziata” o ancora “dove finirà il traffico di Corso Vittorio” ed ancora “manca la viabilità alternativa”. Di fronte a questo quadro di incertezza sul futuro economico e funzionale dell’opera continuiamo a chiedere di soprassedere, in questo momento, ai lavori su Corso Vittorio Emanuele e definire prima tutti gli studi e valutazioni economico-finanziarie che non possono riverberarsi sulla collettività che già è alle prese con il capovolgimento delle regole sulla fiscalità locale e che determinerà ulteriori aggravi in termini di TARES dopo quella dell’IMU. Un ravvedimento possibile come lo è stato per la pedonalizzazione di Piazza Italia che pure aveva ottenuto un finanziamento per 800.000 euro ed oggi quelle risorse sono state destinate ad altra opera più necessaria. Per le ragioni esposte auspichiamo il recupero di un sano buon senso che guardi effettivamente agli interessi della collettività e non al colpo d’effetto che dovrebbe capovolgere un esito elettorale”.
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