Filovia, PD diffida tutti


Pescara – (di Stefano Leone) – “LE AMMINISTRAZIONI COMUNALI E REGIONALI CHIARISCANO I TANTI DUBBI, VECCHI E NUOVI” – Il Gruppo consiliare del PD invita ancora una volta il Comune di Pescara, la Regione Abruzzo e la GTM ad una presa di coscienza, un ennesimo invito alla responsabilizzazione e a fare chiarezza con atti certi. Troppi dubbi, – dicono nel Pd – alcuni mai chiariti, altri emersi dopo il Giudizio n. 2275 dell’11 settembre 2013 del Comitato VIA imporrebbero una riflessione che gli amministratori di Pescara svolgano nell’imminenza dei lavori; un indispensabile supplemento d’istruttoria volto a evitare il paventato sperpero di ingenti risorse economiche, per un mezzo verosimilmente inidoneo a entrare in esercizio in modo duraturo, efficiente e funzionale e su cui si nutrono dubbi più che fondati circa il conseguimento delle prescritte omologazioni. Nella sostanza il Pd non si pone contrario all’opera di un mezzo rapido, di massa e non impattante ma vorrebbe che a Pescara non si ripeta quanto già accaduto in diverse città italiane (L’Aquila, Roma, Rimini, Bologna, Parma, Trieste, Bari, Lecce, Palermo), interessate alla realizzazione di sistemi di trasporto pubblico di massa finanziati dalla menzionata Legge 211/1992, tutti fallimentari. Da qui la proposta di valutare con la massima attenzione ogni possibile alternativa di tracciato e/o di sistema, onde superare le numerose criticità tecnico-economiche che caratterizzano negativamente il progetto in corso d’opera, al fine di preservare l’ingente finanziamento pubblico conseguito e assicurare ai cittadini un servizio di TPL davvero moderno e confortevole, di provata efficienza, con costi d’esercizio congrui e sostenibili. Ma quali sono queste criticità sorte dopo il giudizio del Comitato VIA (Valutazione Impatto Ambientale)? Le seguenti.
Procedura VIA: anche per i tempi tecnici lunghissimi impiegati per l’espletamento del procedimento (circa un anno), configura una vera e propria “VIA in sanatoria” non contemplata dal consolidato ordinamento nazionale e comunitario. Barriere architettoniche: il Comitato VIA nel giudizio dell’11 settembre 2013 ha riconosciuto l’esistenza di barriere architettoniche (condizione irregolare dei marciapiedi, della pista ciclabile, delle adiacenti banchine di sosta, delle rampe di accesso al servizio TPL e della eliminazione e superamento delle diffuse barriere architettoniche presenti sull’intero tracciato riservato. Premesso che si tratta di un impegno che comporterà un notevole esborso di denaro, occorre chiarire esattamente se l’ATI e la GTM si faranno carico delle spese relative, del loro totale ammontare e, soprattutto, chi – e se -approverà i lavori proposti per il superamento delle barriere architettoniche riconosciute. Ciò detto, è mai possibile procedere con i lavori se non si conosce chi dovrà provvedere in esecuzione di esplicite varianti progettuali, regolarmente approvate dagli Enti territoriali competenti, onde assicurare la definitiva soluzione delle anomalie rilevate e conseguire la preventiva vidimazione di conformità prescritta in materia di lavori pubblici, circa l’eliminazione e il completo superamento di tutte le barriere architettoniche? E dalle ultime criticità esposte, il nodo della discussione arriva anche a dubbi vecchi già oggetto di richieste e interrogazioni, da parte del Pd, ma su cui non c’è stato alcun chiarimento. Verifica della tenuta strutturale del tracciato. Non è un falso problema come dice il vice sindaco Fiorilli. Il Presidente Russo, nella Commissione del 16 settembre, ha riferito che l’ATI ha fatto eseguire dei carotaggi sulla “strada parco” oggetto dell’intervento, carotaggi che hanno rilevato criticità strutturali diffuse sull’intero percorso dedicato, specie sulla parte di tracciato ricadente nel Comune di Montesilvano, per un tratto di circa 500 metri. Il Phileas, che denuncia un peso di 27 tonnellate, è dotato di guida magnetica vincolata che comporta il passaggio delle ruote sempre sulle medesime corsie di transito, con la conseguente formazione delle cosiddette “ormaie”, vale a dire quattro solchi sul manto stradale che comportano – a fini di sicurezza – l’immediato ritiro del rotabile dalla circolazione. La società incaricata dalla BBR, nei primi giorni di aprile 2012, è la “STS Mobile S.r.l.” di Ancona, ma ad oggi non si è potuto reperire i risultati di questo accertamento. Il Comune è a conoscenza di questi risultati? E’ a conoscenza di questa perizia? Un ulteriore punto su cui fare chiarezza e conseguire certezze con atti tipici, è il problema che attiene ai costi annuali di gestione e manutenzione dell’opera. Nei verbali numeri 9 e 10 della “gara a procedura ristretta” vengono descritti i costi di gestione annuale e i costi di manutenzione in esercizio. L’importo proposto dalla Balfour Beatty Rail per la gestione annuale è di € 1.459.400,00, mentre il verbale n.10 indica il costo annuo del servizio di manutenzione, pari a € 1.192.000,00 (che sale a € 1.249.500,00 per i cinque anni successivi). La somma delle due voci considerate fornisce un dato non sottostimabile, e cioè che tra manutenzione e gestione, annualmente per il Phileas è necessaria la spesa di € 2.651.000,00. Nella Commissione Grandi Infrastrutture del 16 settembre, il Presidente della GTM ha tenuto a chiarire che si potrebbe far fronte ai predetti costi tagliando voci del bilancio della GTM, salvo poi precisare che non è detto che sarà la GTM a gestire il servizio. Per una congrua valutazione degli investimenti da impiegare allo scopo, vale la pena riflettere su un dato numerico. Il Comune di Pescara stanzia ogni anno per il relativo contratto di servizio la somma di € 800.000,00 circa, con difficoltà di bilancio a tutti ben note. E’ necessario, pertanto, conoscere – secondo il gruppo consiliare del Pd – chi si farà carico effettivo delle spese di gestione e manutenzione del Phileas, ed è oltremodo opportuno che i pertinenti impegni siano contenuti in atti vincolanti.


25 Settembre 2013

Categoria : Politica
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