Corso, i commercianti si esprimono
Pescara – (di S.L.) – SI ALLA RIQUALIFICAZIONE MA SENZA CHIUSURA AL TRAFFICO VEICOLARE – Di nuovo sul “caso Corso Vittorio”, si muovono le componenti commerciali cittadine che, per voce delle loro associazioni, fanno conoscere quale posizione hanno. Confcommercio e Confesercenti, infatti, intervengono per chiarire la propria posizione in merito al progetto di riqualificazione e pedonalizzazione parziale di Corso Vittorio Emanuele alla luce del confronto avuto con l’Amministrazione Comunale in questi giorni. “Abbiamo apprezzato la volontà di dialogo con le associazioni dimostrata dal Comune di Pescara, – dicono i rappresentanti di categoria – ma dobbiamo ribadire la posizione scaturita dal sondaggio effettuato con gli operatori commerciali di Corso Vittorio e zone limitrofe”. Permangono tutte le perplessità emerse dall’esame del progetto e ribadite dagli operatori ed in particolare la netta contrarietà alla chiusura al traffico veicolare della principale arteria cittadina. Massima apertura invece riguardo la riqualificazione di Corso Vittorio, senza ZTL, con mantenimento dei parcheggi a disco orario su una delle due carreggiate. Il problema fondamentale, secondo le associazioni, è quello di far arrivare la clientela in quella zona attraverso un progetto di sviluppo del parcheggio dell’area di risulta della stazione da articolare attraverso una riqualificazione dello stesso e l’istituzione dalla tariffazione a scaglioni di utilizzo. Questa è una necessità che i commercianti di Corso Vittorio, hanno da sempre sostenuto. Nel dettaglio la proposta delle associazioni è quella di rendere gratuita la sosta per la prima mezz’ora e successivamente prevedere il pagamento di 50 centesimi per ogni ulteriore mezz’ora fino ad un massimo di 2,50 euro. In tal modo si incentiverebbe l’uso del parcheggio, che oggi presenta diversi stalli vuoti, (nessuno va a pagare 2,50 euro se deve sostare per 20 minuti o mezz’ora), e si renderebbe agevole l’acquisto mordi e fuggi grazie alla gratuità della prima mezz’ora di sosta. Per fare questo, Confcommercio e Confartigianato, ritengono che andrebbe regolamentato l’accesso al parcheggio attraverso sbarre automatiche ed il pagamento all’uscita, anche mediante casse automatiche, in misura proporzionale all’effettiva permanenza all’interno dello stesso. Si potranno così prevedere anche sinergie con i commercianti che potrebbero rilasciare il ticket di uscita dal parcheggio se al momento dell’acquisto i clienti dovessero mostrare il ticket di ingresso. Per la cronaca questo accade già per il parcheggio presso l’aeroporto d’Abruzzo dove, per agevolare il parcheggio alle auto che accompagnano in partenza oppure prelevano in arrivo passeggeri, i primi 20 minuti sono gratuiti. Le associazioni ritengono, inoltre, che almeno un terzo degli introiti del parcheggio dell’Area di Risulta debbano essere destinati al rilancio del centro commerciale naturale in considerazione del fatto che la maggior parte delle auto che sostano nel parcheggio stesso sono di clienti dei negozi o dipendenti degli stessi. Circa la sperimentazione della viabilità alternativa adiacente l’area di risulta e la realizzazione della rotatoria su Via Ferrari in corrispondenza dello sbocco di Via Teramo, affermano di esprimere parere favorevole a patto che ciò non costituisca la premessa per la successiva chiusura di Corso Vittorio. Sarebbe, infatti, utile avere una viabilità alternativa che possa alleggerire il traffico veicolare su Corso Vittorio e avere anche un accesso più facile al parcheggio dell’area di risulta. E’ evidente che due arterie sono meglio di una ma il presupposto non negoziabile è che Corso Vittorio Emanuele deve rimanere aperto alle auto.
Non c'è ancora nessun commento.