LCV, su Aq capitale siamo in ritardo
L’Aquila – Riceviamo: “Il movimento civico L’Aquila che vogliamo è decisamente a favore della candidatura della città a capitale della cultura perchè ritiene che il progetto è di per se un’occasione. Si tratta infatti di una opportunità per produrre qualcosa anche nel caso di mancata aggiudicazione, a condizione però che alla fine rimanga un risultato concreto: progetti cantierabili comunque, metodi di lavoro applicabili comunque, attenzione all’antisismicità diffusa per residenti e turisti, efficacia di una amministrazione che comunque produca effetti a prescindere dall’esito del bando.
Comre sosteniamo da tempo L’Aquila può assurgere a simbolo, a modello di sviluppo dopo una fase estremamente critica.
Questo è il valore principale che la città ha per le mani. Questo è l’elemento distintivo, unico, che consentirebbe uno slancio significativo nella competizione con realtà ben più blasonate e strutturate. Da quello che vediamo però ci risiamo, la presentazione giunge con notevole ritardo ma giusto in tempo per sfruttare il “progetto” per tutta la campagna elettorale (REGIONALI). Per avere una idea del contesto nel quale la nostra città si colloca consigliamo di guardare alle altre sedi candidate e allo stato di avanzamento del loro lavoro…
Siamo in ritardo: dobbiamo recuperare il tempo perduto, riallinearci e superare chi oggettivamente è più avanti di noi perchè fin’ora ha lavorato dippiù e meglio.
A chi pensa che questo sia solo il solito discorso disfattista facciamo notare che ci si basa su eclatanti precedenti. Uno degli ultimi si è verificato lo scorso anno per mano degli stessi artefici: alla vigilia delle elezioni politiche si annunciava che il DALAI LAMA sarebbe stato ospite della PERDONANZA 2013.
Tutti sanno come è andata a finire. Se si vuole anche un riferimento relativo a quella che sarà la gestione dei fondi basta prendere atto di quanto correttamente fatto notare da Appello per L’Aquila in merito alla rendicontazione delle spese della stessa PERDONANZA 2013.
La credibilità della città è una cosa seria e questo è il modo migliore per distruggerla.
Auspichiamo quindi un deciso cambio di rotta e un ricentramento dell’obiettivo: liberare la candidatura da tutte le influenze del ritorno elettorale. Come forza civica vigileremo e continueremo a stimolare e sollecitare chi di dovere affinché non si faccia di tutto ciò una mera operazione di facciata. In quel caso sarà meglio smetterla di prendere in giro gli aquilani e spendere soldi inutilmente.
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