Terremoti, perchè nasconderli?


sismografo 1L’Aquila – Ieri giornata di scosse, tra l’Aquilano e il Reatino, lungo l’alta Valle dell’Aterno e oltre: almeno 8 superiori a 2 Richter. Ma sarebbe stato inutile cercarne notizia sulle consuete fonti di informazione, comprese quelle pubbliche: nessuno ne riferiva, come se si fosse diffuso un virus, quello che spinge a nascondere – spesso e volentieri – la verità dei fatti, quando c’è di mezzo la paura (giustificata) della gente. Per quasi tutti, ieri le scosse sono state due, ma riferite così, distrattamente. Come se il bollettino dell’Istituto nazionale di geofisica fosse una barzelletta. Come se fosse necessario aspettare il Verbo della Protezione civile per poter fare il proprio lavoro: informare esattamente, correttamente, e possibilmente anche tempestivamente. Oggi solo Il Messaggero dà un resoconto veritiero e corretto della reale attività sismica lungo la faglia – ritenuta ancora attiva – che corre tra Pettino, Pizzoli, Montereale e la vicina provincia di Rieti. L’Alto Reatino. Difficile capire il perchè di queste pantomime ingannevoli. Nascondere le scosse sismiche serve a qualcosa o a qualcuno? Oppure si è tanto svogliati, da non consultare il bollettino INGV? No, non può essere: giornalismo e svogliatezza sono contraddizioni in termini. Forse sotto c’è, purtroppo, qualche altra cosa. Speriamo di no. (Nella foto: Un sismografo)


26 Ottobre 2009

Categoria : Cronaca
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