Attesa per decisione su raduno alpino

L’Aquila – Bisognera’ attendere fino a sabato 28 settembre per conoscere il responso del Consiglio Nazionale degli Alpini, che si riunira’ a Milano, sulla candidatura dell’Aquila ad accogliere l’adunata del 2015. In gara, il capoluogo d’Abruzzo ed Asti.
Sara’ Giovanni Natale, foto, presidente della sezione Ana Abruzzi, ad illustrare al consiglio il dossier di candidatura della citta’ dell’Aquila. “Il Consiglio – ha dichiarato Natale stamani in conferenza stampa – non puo’ non tenere conto del grande impegno sostenuto dagli alpini di tutta Italia nel dopo terremoto, non solo a Fossa con la costruzione del villaggio ma anche a L’Aquila e nell’intero cratere. Un impegno massiccio che si e’ tradotto anche nella nascita di forti, indissolubili, rapporti di amicizia. E poi L’Aquila, e’ una citta’ alpina per antonomasia. Nel 2014/2015, inoltre, si celebra anche il centenario della Grande Guerra, motivo in piu’ per ricordare i nostri ragazzi. Ringrazio fin da ora il sindaco Cialente per la grande disponibilita’ con la quale ha accolto il nostro progetto e l’ing. Maurizio Ardingo, tecnico del Comune, col quale abbiamo gia’ affrontato tutto il problema della sicurezza. L’adunata degli alpini – ha concluso il presidente sezione Abruzzi – muove da tre a 500mila persone. Una volta avuta, mi auguro, la conferma della candidatura dovremo attivare tutto il territorio per una raggio di almeno 80 chilometri. Si tratta di un momento di grandissima partecipazione, infatti, per il quale dovremo iniziare a lavorare da subito”. “E’ una candidatura vincente, oltre che coraggiosa – ha commentato il sindaco Massimo Cialente – per la quale ci sentiamo pronti. Se sabato otterremo un responso a nostro favore, tutta la citta’ dovra’ iniziare a pensare al 2015 e prepararsi ad una grandissima accoglienza che andra’ oltre i nostri confini, estendendosi su tutto il territorio”. Alla conferenza stampa erano presenti anche il coordinatore del progetto Carlo Frutti ed il consigliere nazionale Ana Antonello Di Nardo.