Turismo e rilancio territori montani
Canistro Terme – Si è svolto ieri, a Canistro Terme il primo Workshop nazionale intitolato EconomiCalmente- Dalla regione alle Province per il rilancio dei territori montani a vocazione turistica. Molte le personalità presenti, provenienti dal mondo accademico, e molti gli esponenti politici. Il sen. Luigi Lusi, vice Presidente commissione Bilancio e Programmazione economica ha sottolineato come “l’industria turistica italiana registra vari punti di sofferenza, come dimostra il passaggio dal primo al quinto posto a livello mondiale per ingressi turistici. Secondo una indagine conoscitiva della Commissione Attività produttive della Camera, questa drastica perdita di posizione rispetto ai paesi competitori dipende da alcuni fattori: da un problema di governance del sistema, dall’incompleta attuazione della legge quadro sul turismo (n.135/2001), dalla carenza nella qualificazione e differenziazione del prodotto-turistico dovuta al carattere micro-dimensionale delle strutture ricettive, dall’assenza di grandi catene alberghiere e in definitiva dalla difficoltà nella politica di promozione turistica”. “Secondo un recente Rapporto del Work Economic Forum sulla competitività nel settore viaggi e turismo 2009, l’Italia – fa presente Lusi – pur essendo i Paese più ricco in termini di patrimonio storico-culturale su 133 paesi occupa solo i 28esimo posto. I fattori che frenano la competitività sono da rintracciare in particolar modo nel peso della normativa, nel fatto che i Governi non considerano il turismo una priorità, nelle carenze infrastrutturali di trasporto terrestre “. Lusi ha precisato nel suo intervento che “in tempi di crisi economica come l’attuale, chiede più fondi non è la risposta più credibile. Diventa pertanto necessario mettere in atto, sia per il sistema Italia che per il sistema Abruzzo, tre livelli di strategie: una strategia di prodotto, per verificare percorsi appropriati per l’industria turistica, e ancora politiche coordinate che intervengono in tutti i settori connessi allo sviluppo del turismo, infine politiche di sostegno alle scelte da parte degli imprenditori e degli operatori privati”. “Le politiche di sostegno – afferma Lusi – si realizzano attraverso: analisi di mercato, innovazione e qualità dell’offerta, formazione continua degli operatori del settore,politiche di promozione mirata, infine adeguate, e non smisurate, dotazioni finanziarie a beneficio dei più significativi strumenti legislativi oggi in vigore”
“Purtroppo di quanto proposto nel 2007 nel DPEF, con l’obiettivo di dare ampio spazio al settore turistico, nulla è stato realizzato. Se vogliamo rilanciare il turismo in Italia e in Abruzzo – conclude Lusi – occorrono investimenti mirati e di qualità uniti ad una governante più efficiente, con maggior coordinamento tra Governo centrale e Regioni”
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