Italcementi non sente ragioni


Scafa – Niente da fare, il cementificio di Scafa (insieme con quello di Monselice nel Padovano) chiuderà. Lo si è appreso dopo un incontro oggi a Roma tra Italcementi, rappresentanze di lavoratori e sindacati del settore. La prospettiva non è rosea, anzi è decisamente nera: cassa integrazione straordinaria per i 70 di Scafa nel 2014 e poi percorso di uscita, quello chiamato mobilità che è l’incubo dei dipendenti di ogni azienda in difficoltà. Il gruppo non intende muoversi di un passo rispetto alle decisioni rese note a suo tempo, che secondo i sindacati violano gli accordi.
La reazione sarà immediata: sciopero, proteste, confronti tra tutti i lavoratori dei 17 siti produttivi Italcementi in Italia. Ma poche speranze di venirne fuori. Si verifica quindi il colmo dell’assurdo: chiudono i cementifici nella regione con vaste aree terremotate da ricostruire. Un controsenso che nessuno spiega. Da dove verrà il cemento per la ricostruzione nel cratere aquilano?


23 Settembre 2013

Categoria : Cronaca
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