Commemorazione dei Nove Martiri
L’Aquila – Si e’ svolta stamani la commemorazione dei Nove Martiri Aquilani, nel settantesimo del loro eccidio. Il Comune, il Comando Militare Regionale abruzzese, l’Associazione Vox Militiae e l’Istituto Abruzzese per la Storia della Resistenza e dell’Italia Contemporanea hanno voluto ricordarli attraverso due cerimonie: la prima presso l’istituto industriale Amedeo d’Aosta, la seconda all’interno della Caserma ‘Pasquali’ alla presenza delle autorita’ civili e militari, del prefetto Francesco Alecci e del sindaco Massimo Cialente. Alla commemorazione, avvenuta nel luogo in cui si compi’ la tragedia, erano presenti gli alpini del Nono Reggimento, una rappresentanza degli studenti delle scuole superiori cittadine, i rappresentanti delle associazioni combattentistiche e d’arma e due familiari di due martiri: la sorella di Carmine Mancini, Maria, e il nipote di Fernando Della Torre, Vincenzo Schiliro’. Domani, invece, a partire dalle ore 9,30, presso l’auditorium Sericchi della Banca Popolare dell’Emilia Romagna (ex Carispaq) si terra’ la nona edizione del convegno “Giornate di Storia delle forze armate Italiane”.
ITITOLAZIONE DI UNA STRADA – Bruno D’Inzillo, Berardino Di Mario, Fernando Della Torre, Carmine Mancini, Giorgio Scimia, Francesco Colaiuda, Anteo Alleva, Sante Marchetti, Pio Bartolini. Ragazzi tra i 17 ed i 21 anni. I Nove Martiri aquilani. Oggi, il consiglio Comunale riunitosi solennemente nel ricordo del 70esimo anniversario del sacrificio dei Nove martiri, ha approvato all’unanimita’ un ordine del giorno col quale impegna la Giunta comunale ad intitolare ai nove martiri, il tratto di strada Colle Brincione – San Giuliano, ultimo percorso dei giovani aquilani, con l’apposizione di un cippo lapideo riportante i loro nomi.
” E’ importante riscoprire, oggi, certi avvenimenti – ha commentato il Sindaco Massimo Cialente – il senso vero che sta nei fatti accaduti e che noi abbiamo l’obbligo di trasmettere ai nostri giovani. Il sacrificio dei Nove martiri, spesso erroneamente fatto passare come una bravata, e’ forse il primo atto della Resistenza italiana; noi vogliamo ricordare quei giovani anche nel loro ultimo cammino, nei loro ultimi passi, che da Collebrincioni li hanno condotti a morire tra le mura della caserma Pasquali – Campomizzi. La scuola deve insegnare certi accadimenti, li deve riconsiderare, non certo per indottrinare quanto per dare ai giovani l’opportunita’ di comprendere l’importanza delle scelte che faranno. Da questi episodi e’ nata l’Italia di oggi quella che i nostri ragazzi, anche attraverso insegnamenti tanto importanti, devono essere in grado di continuare a costruire.” Prima del Consiglio Comunale straordinario, il Sindaco Cialente ha presenziato alle cerimonie di commemorazione del 70esimo, all’ITIS, dove e’ stata deposta una corona nel piazzale dell’Istituto, nel Cimitero dell’Aquila, dov’e’ stata deposta una corona dove riposano i Nove Martiri e nella caserma Pasquali – Campomizzi, dov’e’ stata deposta una corona nel luogo dove i ragazzi sono stati trucidati.
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