I piaceri di d’Annunzio
Pescara – Il libro di Daniela Musini “I 100 piaceri di d’Annunzio. Passioni, fulgori e voluttà” diventa un caso editoriale. Numeri da record per la scrittrice abruzzese che in poco più di un anno e mezzo ottiene, grazie alla sua opera, ben otto successi in prestigiosi concorsi letterari. L’autrice impegnata a settembre in un “mini-tour” italiano per ritirare gli ultimi tre riconoscimenti a Rovigo, Paullo (Milano) e Montefiore (Rimini)
PESCARA, 18 SETTEMMBRE 2013. Malizia, poesia, ironia, sfarzo, sono questi gli ingredienti che hanno costruito il successo del libro della scrittrice abruzzese Daniela Musini “I 100 piaceri di d’Annunzio. Passioni, fulgori e voluttà” (E.Lui Editore) che, con i suoi otto premi in un anno e mezzo, si impone ormai nel panorma letterario italiano come vero e proprio “caso editoriale”.
Si tratta di un volume appassionante, dal grande ritmo narrativo, 320 pagine da leggere tutte d’un fiato, un’opera particolare che prende la forma di saggio, acquisisce il brio di un romanzo d’avventura e viene irrobustito da più di dieci anni di accurate ricerche storiche. Un viaggio attraverso il mondo del Vate permeato da un “vivere inimitabile”. Uno splendido glossario che parte dalla A di Alcova ed arriva alla Z di Elena Zancle (una delle ultime amanti) passando per arte, amici, segreti inconfessabili, aneddoti poco conosciuti e divertenti.
Tutto inizia, come spesso accade, col passaparola dei lettori, ma anche i critici non tardano a notare lo spessore dell’opera ed è così che dal gennaio 2012 (premio internazionale NABOKOV di Lecce) ad oggi, i riconoscimenti da parte degli addetti ai lavori diventano ben otto (tra questi anche il Golden Selection al Pegasus Literary Award di Cattolica ).
L’ultimo prestigioso tris, arriva proprio nel mese di settembre
Si parte domenica 22, con Daniela Musini chiamata dalla giuria del Premio Internazionale Thesaurus (Isola di Alborella – Rovigo) presieduta da Alessandro Quasimodo, figlio del noto poeta Salvatore, a ritirare il riconoscimento come vincitrice unica nella categoria saggio letterario.
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