Qui Pescara
(di Stefano Leone) – RIMOSSO IL RELITTO – Si sono svolte nella giornata di ieri le operazioni di rimozione del relitto del Motopeschereccio FEDERICO I, ormeggiato alla Banchina Sud del porto canale di Pescara. Il relitto dell’unità da pesca giaceva adagiato sui fondali antistanti la banchina da circa quattro anni, quando era stato ivi trasportato dopo il recupero in seguito ad un sinistro occorso in fase di uscita dal porto, che lo aveva visto collidere contro il molo guardiano Sud e riportare seri danni all’opera viva dello scafo, che ne avevano causato l’affondamento. Le delicate operazioni tecniche di rimozione, commissionate dai proprietari/armatori dell’unità a seguito dell’ordine di rimozione impartito dalla Capitaneria di porto, sono state eseguite in due fasi: la prima attraverso la quale si è provveduto ad alleggerire l’unità mediante la rimozione dei materiali presenti sulla sovrastruttura, e la seconda attraverso lo svuotamento dell’acqua dallo scafo ed il trasferimento dello stesso, al rimorchio di due piccole unità, presso lo scalo di alaggio del Cantiere Alaggi Pescara, dove l’unità è stata tirata a secco. Alle delicate operazioni, svolte alla presenza di personale e mezzi della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Pescara, ha partecipato una Squadra del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco che ha assicurato, con i mezzi propri, dapprima l’aspirazione dell’acqua presente nello scafo affondato e poi il trasferimento in sicurezza dell’unità, sulla quale è sempre stata assicurata la presenza di motopompe in funzione che hanno consentito di mantenere sottocontrollo i trafilamenti di acqua all’interno dello scafo stesso. A seguito del predetto intervento, in data odierna il Motopontone “FIORAVANTE” ha potuto proseguire le operazioni di dragaggio, anche nella zona di canale già occupata dal Motopesca FEDERICO I.
DAY BY(KE) DAY, AL LAVORO IN BICICLETTA: UN SUCCESSO “ANNUNCIATO” – Sono state 2.949 le persone censite dall’associazione Pescarabici, oggi, giovedì 19 settembre, tra le 7,30 e le 9,30, per la terza edizione del Day By(ke)Day, nei 6 varchi organizzati in città per il controllo dei passaggi di biciclette. All’evento hanno partecipato 40 volontari dell’associazione pescarese che aderisce alla FIAB, federazione italiana amici della bicicletta. La manifestazione, promossa per la Giornata Europea senz’auto, era rivolta a tutti i cittadini invitati a non usare né auto né moto private, ma a servirsi della bicicletta come mezzo di trasporto alternativo. Da qui l’idea di contare i ciclisti che utilizzano il mezzo più ecologico e sano che c’è, la bicicletta, non per andare a spasso, ma per raggiungere il posto di lavoro o la scuola. Contarli e “premiarli” con la consegna di uno zainetto targato FIAB – Pescarabici all’interno del quale hanno trovato materiale informativo, gadgets offerti dall’Avis e un questionario sulle modalità dell’uso della bicicletta, che ogni cittadino potrà restituire, compilato, nei punti di raccolta indicati: Pizzeria La Scuderia e presso i negozi Il Biciclettaio di via De Sanctis e Atala lungo la Tiburtina. Dunque quasi 3.000 passaggi, di cui ben 617 solo sulla strada parco, tratto tra i più gettonati in quanto frequentato da ragazzi e studenti nel tragitto casa scuola, visto che si tratta di un percorso protetto e sicuro, almeno fino a via Leopoldo Muzii. 607 i passaggi contati in piazza Italia, meta dei dipendenti di Provincia e Comune e degli amministratori (pochissimi in verità) che hanno l’abitudine ad usare la bici. Nelle precedenti edizioni erano stati 2.698 (anno 2011) e 1.434 nel 2012, quando però la giornata piovosa aveva condizionato la riuscita della manifestazione. I risultati del questionario saranno presentati pubblicati all’amministrazione comunale, che ha aderito come partner al progetto del Day By(ke)Day. I dati derivanti dal censimento e dell’elaborazione del questionario dovrebbero essere poi oggetto di nuove considerazioni sulla mobilità ciclistica cittadina, che tenga conto appunto dell’alto numero di ciclisti urbani già nelle prime ore del mattino e solo in alcuni punti della città. La domanda da porsi a questo punto è: quanti sono i ciclisti a Pescara che si muovono esclusivamente in bici? E cosa fare per incentivare l’uso del mezzo? Come aumentare la sicurezza dei ciclisti in città?
PAOLA MARCHEGIANI, DA QUATTRO ANNI ANCHE NELLA RISERVA DANNUNZIANA IL NULLA
L’Amministrazione Mascia non ha ancora istituito la commissione comunale per il Verde, necessaria per vigilare sulla città ormai abbandonata a se stessa e divenuta luogo di scempio del patrimonio vegetale. La Riserva dannunziana è ancora senza il suo Piano di assetto naturalistico, strumento fondamentale per la sua gestione. Per rendere operativo il P.A.N. redatto da Giovanni Damiani è necessario semplicemente il suo passaggio in Consiglio Comunale in quanto votato già dalla giunta di centrosinistra. Senza Piano di Assetto Naturalistico non si può né ripiantumare il patrimonio arboreo perso nella nevicata del 10 febbraio 2012, né aprire alla città il Comparto 5, oggi devastato da vandali e da prostitute. L’organismo di gestione della Riserva Dannunziana è senza componenti da quattro anni perché Mascia non è riuscito nemmeno ad espletare un bando per la costituzione del nuovo direttivo. Cosicché è la stessa Giunta Mascia ad assumere la funzione che avrebbe dovuto avere il Comitato di Gestione. Ma la Riserva non può essere trattata come un giardino o un parco pubblico perché essa è un luogo dove la flora e la fauna vanno assolutamente preservate. Sono i cittadini di Pescara a scontare l’assenza programmatoria del verde pubblico di Mascia.
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