La diabolica ossessione, appunti e disappunti di un ragazzo che amava il cinema (11)
L’Aquila – Lei, sì, la bellissima Michelle Pfeiffer (si diceva anni fa che fosse la donna più bella del cinema moderno, forse un po’ esagerato… e allora Laura Antonelli o Gina Lollobrigida cos’erano?), fu cliente di un grande hotel del centro a L’Aquila. Quello stesso hotel che, in parter, è crollato con il terremoto dando al mondo immagini sconvolgenti di devastazione e tragedia. Eppure, lì dentro – ci racconta Lucci – andavano e venivano star e divi, e qualcuno incontrò un giorno, uscito dall’ascensore, Marcello Mastroianni in abito da scena che andava a lavorare come se niente fosse.
Ricordi di un ragazzo che amava il cinema, e anche un po’ nostri.
(di GABRIELE LUCCI) – “QUANTI SFORZI E QUANTE OCCASIONI PERSE” – Quando Michelle Pfeiffer non era ancora la Michelle Pfeiffer dell’Eta’ dell’innocenza di Scorsese e di tanti altri famosi film, se ne stava sola soletta, minuta e dal volto bellissimo, ad aspettare che le servissero la cena. Al ristorante del Duca degli Abruzzi io invece me ne stavo in compagnia di una parte della troupe del film Ladyhawke. Girato in gran parte nella rocca di Calascio confermo’ la consuetudine di tante produzioni: ma si, facciamolo in Abruzzo il nostro film! A via di girare film sempre in certe localita’, o realizzarli in posti poco noti ma vogliosi di primeggiare , gli americani furono i primi a inventarsi le Film Commission.
Pubblicita’ dell’Alaska: non venite qui solo per i salmoni ma anche per i vostri film! Le Film Commission funzionano cosi’: voi arrivate pure con le vostre star, noi vi offriamo posti incantevoli o particolari per le location che cercate. E vi forniamo anche tutto cio’ che puo’ agevolare la produzione, dalla visione dei giornalieri (ingenuamente pensavo anche a un teatro di posa accanto all’Accademia dell’immagine) agli spostamenti, e se avete bisogno di permessi e superare ostacoli burocratici con il nostro Comune , ci siamo noi.
In cambio mangiate e dormite chez nous, se vi servono professionisti utilizzate i nostri magari usciti da una scuola di cinema, se vi occorrono comparse o persone per l’organizzazione qui potete contare sui nostri uomini e donne eccezionali. Non costiamo molto mentre sono molti i problemi che vi togliamo. Ma sopratutto, oltre a citarci per i consueti ringraziamenti, riprendete i nostri luoghi cosi’ ci fate conoscere sempre di piu’!
Turismo culturale, indotti sull’ economia, crescite professionali, nuove conoscenze per giovani desiderosi di accostarsi al mondo del cinema e cosi’ via. Movimento movimento! E il tutto gira, fateci caso, su VOI e NOI. Dopo il film Notting Hill con Julia Roberts l’omonimo rione londinese fu preso d’assalto dai turisti, i prezzi degli immobili salirono alle stelle in poco tempo, i pub sempre piu’ affollati. In altri casi alcune pellicole hanno convinto addirittura intere famiglie, attratte da citta’ o luoghi suggestivi, a trasferirsi. In Italia, diversi anni fa, un importante rappresentante europeo nel settore dei media mi chiamo’ a far parte di un gruppo che stava formando le prime Film Commission italiane. Fu facile per me avanzare la candidatura della prima Film Commission dell’Abruzzo.
Dal momento che allora dovevano essere pubbliche convinsi il Comune dell’Aquila a crearla. Anche se mediata da me ecco un’altra proposta meritoria dell’Accademia dell’immagine per la nostra citta’ e la nostra Regione. Purtroppo i pressoche’ nulli investimenti di tutti gli enti locali hanno vanificato ogni sforzo e le persone pur brave che se ne occupavano obbligate a passeggiare. Altrove i finanziamenti pubblici sono stati sostanziosi e hanno potuto godere anche di notevole attenzione europea. Eppure l’Abruzzo ha tutto: mare, montagna, laghi, boschi. E’ vicino a Fiumicino, al centro dello stivale e facilmente raggiugibile dagli studi di Cinecitta’, insomma non manca niente per proporsi. Non e’ un caso se Liliana Cavani l’ha scelto per il suo S. Francesco o Michele Placido per il suo recente Vallanzasca.
Ne potrei citare tanti altri ma a che serve? Mamma mia quanti sforzi inutili e quante occasioni perse! E sono certo che sono tante anche quelle non colte per il teatro, la musica, la poesia, la danza, le arti visive, lo sport…Vi lascio con un esempio al contrario. Ad Amburgo la municipalita’ ospita per un intero anno un artista concedendogli temporaneamente un piccolo appartamento. In cambio lui o lei si rende disponibile a tenere seminari, incontri, a dare una mano ai giovani. Posso darti una mano? Questa e’ la parola d’ordine nella trasmissione della conoscenza. Ma e’ anche quello che dicono le Film Commission ai produttori. Ispirazione ecumenica? No ragazzi. Se le Film Commission le hanno inventate gli americani state pur certi che l’ispirazione risiede in un sano pragmatismo di matrice angloasassone. E comunque mai nessuno ha varcato le soglie dell’inferno se aiutando il prossimo s’e’ pure arricchito.
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