I saggi? Già ripartiti, risparmiando
Francavilla – Alle 16 di oggi erano già sui loro autobus i 35 saggi inviati da Letta in conclave di meditazione e studio nel verde della campagna abruzzese. Hanno fatto presto e hanno risparmiato sulle spese (a carico dei cittadini). Forse c’è rimasto male l’albergatore… Il loro lavoro, ha fatto notare il Ministro Quagliariello, è finito con un mese di anticipo. Meglio così. Cosa hanno fatto questi saggi, ovvero giuristi, costituzionalisti, professori, politici, insomma cervelloni al massimo livello? Hanno messo in piedi una proposta di documento, con alcune indicazioni di cui il Parlamento – entro l’anno, si dice – terrà conto quando comincerà a parlare di modifiche e adeguamenti della Costituzione. Non è cosa da poco, vuol dire disegnare lo Stato di domani.
Alcune linee guida sembrano già tracciate. Non bicameralismo “perfetto”, cioè un doppione fatto di Camera e Senato che in sostanza fanno le stesse cose, contano poco meno di 1.000 costosissimi membri. Seguono itinerari lunghi e complicati, avanti e indietro da una camera all’altra. I saggi pensano ad un Senato che sia, piuttosto, una più aderente espressione della territorialità . E ancora: che tipo di Repubblica sarà l’Italia? Alla francese? Alla tedesca? I saggi, tra le urgenze, collocano quindi la riduzione dei parlamentari e la restituzione delle scelte che li riguardano ai cittadini elettori. I saggi di Francavilla sono tornati a casa dopo aver parlato di queste cosine, e forse un altro paio di giorni a gustare paesaggio e buona cucina sarebbero anche rimasti. Ma, si sa, majora premunt.
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