Ricostruzione sociale, solo chiacchiere?
L’Aquila – Il gruppo di lavoro ricostruzione sociale di L’Aquila Che Vogliamo scrive: “Alle chiacchiere foriere di menzogne il gruppo “L’Aquila che Vogliamo” risponde con atti e fatti. Attendiamo da 4 mesi la discussione negli organi istituzionali del Comune di L’Aquila della proposta di deliberazione depositata dal Consigliere Vincenzo Vittorini. Si tratta del recupero di strutture e aree abbandonate e di proprietà comunale (ex Sercom e Centro Polifunzionale di Paganica) e della valorizzazione futura dei progetti C.A.S.E.
La proposta di deliberazione denominata “Ricostruzione Sociale” è stata depositata per la seconda volta in data 8 maggio 2013 e nonostante il regolamento comunale prescriva in 30 giorni il tempo di analisi e valutazione, ancora oggi trascorsi più di 120 giorni la discussione non è stata pianificata o inserita nell’agenda del Comune.
Ritardi ingiustificati, complicazioni inesistenti, superficialità e forse incapacità di alcuni sono le cause.
Da anni il gruppo civico “L’Aquila che vogliamo” si batte per il recupero e la valorizzazione di queste strutture e delle aree attigue anche per creare uno spazio sociale e di fondamentale servizio alla comunità aquilana. Spazi per i giovani, per le associazioni ancora in strutture provvisorie, per anziani e disabili.
Grazie a questi interventi, con l’utilizzo degli appartamenti del progetto C.A.S.E. attigui ed evitando ulteriore consumo di suolo (e risorse), finalmente potrebbe essere avviato il “Dopo di Noi”, tanto discusso ma mai concretizzato.
Mancando sulle stesse aree atti concreti sull’impegno di fantomatici imprenditori, o sbandierati piani industriali, o ipotetiche risorse pubbliche disponibili, le promesse di lavoro in questo periodo pre-elettorale sono come al solito strumento di becera propaganda politica a scapito dei più deboli.
Cogliamo quindi l’occasione per sollecitare al primo cittadino le tante risposte che deve ancora alla città , e ribadiamo che è il caso che dedichi tutto il suo tempo alla attività di sindaco.
Lasciamo ad altri i pettegolezzi ed aspettiamo ancora, in Consiglio Comunale, atti concreti e trasparenti di buona volontà da parte dei 32 rappresentanti dei cittadini aquilani
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