Riscoperta la risorsa pietra bianca
Poggio Picenze – (Foto: mausoleo celestiniano in pietra bianca di Poggio Picenze, e il sindaco Menna) – Il 13 settembre il sindaco Nicola Menna, per la valorizzazione della “Risorsa Pietra Bianca”, che ha dato vita a tre “Biennali di Architettura, Arte e Design” ed alla realizzazione del “Parco urbano artistico della Pietra Bianca”, e del “Parco archeo-minerario delle antiche cave di Collardoso”, ha sottoscritto con il Direttore dell’Accademia delle Belle Arti Eugenio Carlomagno, un accordo di programma per istituire stages formativi e cantieri scuola di eccellenza, finalizzati alla formazione teorica e pratica di giovani da indirizzare verso imprese che operano nel restauro conservativo dei beni culturali.
Per secoli le cave di Poggio Picenze hanno fornito – si legge sul sito dedicato al paese – una finissima pietra bianca che fu adoperata nell’edificazione di molti palazzi gentilizi della zona ed anche per la realizzazione del mausoleo dedicato a Papa Celestino V, conservato nella basilica aquilana di S. Maria di Collemaggio. La località era nota in passato anche per la bravura dei suoi “Maestri scalpellini”, che sono stati autori di pregevoli lavori in numerosi centri della provincia.
Le due istituzioni, attraverso l’accordo sottoscritto e con l’ausilio di sponsor ed imprese qualificate, si propongono “di sviluppare metodi e prassi tesi ad ampliare i livelli di tutela e di conoscenza del restauro conservativo e a formare una coscienza del bene culturale attraverso stages, cantieri scuola, attività di laboratorio, seminari, convegni e mostre pubbliche”. L’accordo prevede, per l’anno accademico 2013/2014, che le attività dei laboratori, degli stages e dei cantieri scuola abbiano come oggetto il restauro conservativo dei seguenti edifici di pregio del Comune di Poggio Picenze e dei loro paramenti artistici, architettonici e lapidei: Fontana di San Rocco, Chiesetta della Madonna della Cona, Casa Medievale Mercantile, Fontana di Forma.
Il tutto è centrato sul “Progetto Pietra Bianca”, che prevede la rivitalizzazione dell’antica cava di pietra di Poggio Picenze e sul “Centro studi per il restauro lapideo”, nonché sulla istituzione dell’Accademia delle Belle Arti del corso di laurea di restauratore di beni culturali con relativa formazione di tecnici del restauro.
L’accordo di programma si propone di coniugare gli interessi tra soggetti pubblici e privati, finalizzando le risorse economiche, intellettuali e professionali al restauro del patrimonio architettonico ed artistico dei centri storici dell’aquilano colpiti dal sisma del 6 aprile 2009. In questa ottica, il Comune di Poggio Picenze, come fornitore di risorsa (la pietra bianca, filologicamente certificata) e come soggetto promotore/attuatore di ambiti formativi finalizzati al restauro, è candidato a svolgere un ruolo trainante nei processi di ricostruzione dei paramenti architettonici, artistici e, soprattutto, lapidei dei numerosi monumenti del capoluogo e dell’intera provincia aquilana danneggiati dal terremoto.
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