L’Abruzzo che offende disabili e civiltÃ
L’Aquila – Oggi all’Emiciclo toccante e dolorosa manifestazione dei disabili abruzzesi. L’immagine di un Abruzzo che offende non solo le persone, ma soprattutto la civiltà e la propria immagine di terra cosiddetta civile. In occasione del Consiglio regionale, si incateneranno all’esterno di palazzo dell’emiciclo “senza mangiare e senza bere per dire no alla violazione dei diritti umani e per garantire il diritto alle cure”. Lo annuncia Claudio Ferrante, presidente dell’Associazione Carrozzine Determinate in Abruzzo. Molte e da più parti le adesioni.
“Cittadini, istituzioni, associazioni e sindacati – afferma Ferrante – in questi giorni ci hanno esternato solidarieta’ concreta e saranno con noi oggi a manifestare per dire no ad una politica lontana dai problemi reali della gente. In catene con noi ci saranno cittadini, consiglieri regionali, deputati e l’assessore regionale ai lavori pubblici. E’ un gesto di incivilta’ inaudita costringerci a estreme proteste e anche per questo il governo della Regione Abruzzo si assumera’ una gravissima responsabilita’. Se questa non e’ una repubblica delle banane, ma e’ uno stato di diritto, chiediamo con forza e determinazione di rispettare la costituzione e i diritti inviolabili”.
Ferrante, anche a nome di associazioni similari, chiede il finanziamento della legge 13/89 per non essere prigionieri delle proprie abitazioni; la revoca del decreto 51/2013 che ha tagliato le riabilitazioni ai malati gravi, bambini compresi; attivazione e finanziamento della Legge per la Vita Indipendente Legge 23/11/2012; applicazione della Legge 1/2008 per il rispetto delle norme sulle barriere architettoniche nei lavori pubblici; attivazione Consulta regionale dell’handicap legge regionale n. 53/1995. Da 18 anni mai riunita, osserva Ferrante.
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