I tassisti protestano ad oltranza
Pescara – La guerra tra tassisti (liti e zuffe indecorose sotto gli occhi degli allibiti viaggiatori in arrivo all’aeroporto d’Abruzzo) è uno spettacolo all’italiana che conferma negli stranieri opinioni poco edificanti sul nostro paese. Manifestazione di protesta, “a oltranza”, dei tassisti pescaresi, che stazionano da questa mattina con le loro auto davanti alla sede delle Regione Abruzzo, in viale Bovio.
Ce l’hanno con la forte concorrenza con i colleghi di Chieti, che sono stati autorizzati dalla Regione a lavorare negli spazi aeroportuali. Viene inoltre contestata l’attivita’, definita “illegittima”, del Consorzio Radio Taxi Cometa che e’ stata autorizzata nel 2009, in occasione dei Giochi del Mediterraneo, solo per pochi mesi e invece prosegue non solo sui territori di Chieti e Montesilvano ma “nell’area metropolitana Pescara – Chieti”. Una storia che nessuno sa spiegare agli infuriati tessisti.
Alla protesta partecipano tutti i 38 aderenti al Cotape, la cooperativa di tassisti del capoluogo adriatico che aderiscono all’Uritaxi (Unione di rappresentanza italiana dei tassisti), e il sit-in andra’ avanti “fino a quando la Regione non cambiera’ il provvedimento che autorizza anche altri operatori a lavorare negli spazi aeroportuali, dove peraltro l’arrivo di turisti e’ scarso”, spiega Michele Giovannetti, rappresentante dei tassisti nella Commissione taxi di Pescara. La richiesta alla Regione “e’ di tornare al vecchio regolamento Enac, come accade in tutti gli aeroporti d’Italia, dove lavorano solo i tassisti che hanno la licenza nei comuni dove ricade l’aeroporto, nel nostro caso Pescara e San Giovanni. Il caso creato a Pescara rischia di estendersi in altri territori, replicando polemiche e contestazioni”.
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