“La burocrazia genera corruzione”


L’Aquila – Confindustria, da sempre attenta al tema della legalità, ha ospitato il nuovo Questore Vittorio Rizzi, nell’ambito del Direttivo dell’11 settembre scorso con il fine di vigilare sulla legalità, di confrontarsi sulla identificazione di alcune tipologie di reato e sulle forme di prevenzione.
“L’Aquila per via della ricostruzione e di un tessuto sociale interrotto dal sisma e lacerato dalla diaspora presenta caratteristiche di rischio criminalità che vanno scongiurate – ha detto il Presidente Fabio Spinosa Pingue – sappiamo bene che il movimento terra favorisce infiltrazioni malavitose di cui siamo nostro malgrado portatori di conoscenza diretta ed indiretta”. Gli imprenditori, particolarmente colpiti dal dinamismo e dal ruolo penetrante che certamente avrà nella comunità Aquilana il nuovo Questore, hanno rivendicato ancora che nulla è cambiato sull’eccesso di burocrazia di cui sono vittime: “purtroppo, è proprio dalla impossibilità di portare avanti le pratiche che nasce spesso la corruzione – hanno detto – e dobbiamo adoperarci sulla causa, non solo sull’effetto. Ad oggi nelle dichiarazioni di intenti appaiono tutti pronti ad ammodernare e rendere efficiente la P.A. , ma poi si ripropone puntualmente la storicizzata incapacità di cambiare”.
Il Questore ha preso atto della situazione di disagio ed ha dichiarato che porrà in essere azioni dirette specificatamente agli imprenditori in modo da diffondere la certezza del diritto proprio laddove c’è maggiore esigenza.


14 Settembre 2013

Categoria : Cronaca
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