Vibrata, è esploso l’inquinamento


Alba Adriatica – (Foto: la foce del Vibrata al ponte di legno e una moria di pesci nel fiume un anno fa) - Ormai i divieti di balneazione nel mare di Alba ormai non fanno più notizia: l’ultimo, disposto dal sindaco Tonia Piccione, riguarda l’immediata parte sud dell’arenile a ridosso della foce del fiume Vibrata. Cento metri di acqua di mare che, secondo i rilievi analitici dell’ARTA, agenzia regionale ambiente, sono in pratica una fogna. E’ accaduto tre volte durante l’estate 2013 che si sta concludendo nel peggiore dei modi per la “spiaggia d’argento”. Del resto, tutti vedono che le acque del fiume sono limacciose e schiumose fin dal ponte lungo via Roma. Se poi si tratta di inquinamento dovuto a scarichi abusivi e irregolari di alberghi o altre struttura abitative, come si sospetta, è davvero assurdo scoprire che nessuno abbia mai eseguito controlli in precedenza. Nessuna amministrazione lo ha fatto. Sta tentando di farlo l’amministrazione attuale, ma ormai l’immagine balneare di Alba è finita in frantumi ed è quasi un bene che l’estate sia finita…
Ciò che è accaduto durante questa estate dimostra due cose gravissime. La depurazione del fiume, e probabilmente anche di altri fiumi, è insufficiente. Gli scarici nei pressi della foce e lungo il corso del fiume non li ha mai controllati nessuno. Questa è la condizione in cui in Abruzzo si pretende di fare turismo e di confrontarsi con le spiagge marchigiane o romagnole. Una pia illusione che si infrange contro la realtà deprimente. Ora l’inquinamento del Vibrata è esploso come una bomba, dopo anni di incuria.


14 Settembre 2013

Categoria : Cronaca
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