Crolla il credito, economia allo stremo


Pescara – Nel primo trimestre 2013 il credito in Abruzzo ha subito un decremento di 306 milioni di euro, che rappresenta “il peggior valore registrato negli ultimi dieci anni”. Tale decremento si distribuisce per 254 milioni di euro alle imprese e per 52 alle famiglie consumatrici ed “è penalizzante per entrambi i destinatari e in generale per l’economia regionale”.
Dal punto di vista territoriale si manifesta “pesantemente” in tutte e quattro le province (L’Aquila -73, Teramo -76, Pescara -65 e Chieti -92) e penalizza tutti i settori (l’industria -115, l’edilizia -58, i servizi -60 e le famiglie produttrici -17). Lo rivela uno studio realizzato da Aldo Ronci per la Cna regionale, sul primo trimestre del 2013. Nello stesso periodo, segnala la Cna, il decremento percentuale del credito delle piccole banche, è stato per la prima volta peggiore di quello medio italiano nel periodo che va dal 2010 al 2013.
“Un bollettino di guerra che si ripete, ogni tre mesi, senza soluzione di continuità” – ha commentato il presidente della Cna abruzzese, Italo Lupo” che si e’ soffermato in particolare sulla progressiva contrazione del credito erogato dai piccoli istituti, forse legata per via dei processi di incorporazione di cui sono oggetto. “Erano la nostra migliore ancora di salvezza, anche in forza del solido rapporto con il territorio e con il mondo delle piccole imprese – ha detto. Ma ora, i processi di fusione e di aggregazione che stanno investendo l’Abruzzo rischiano di correggere in negativo questo circuito virtuoso. Oltretutto, il fatto che i depositi restino elevati rischia di spostare altrove, in altri territori, quanto raccolto qui”.
Qualche ragione di speranza, dopo anni di attese e nonostante i tempi lunghi per l’elaborazione delle domande, arriva grazie all’imminente assegnazione, da parte della Regione, dei fondi del bando Por-Fesr per il sostegno ai confidi. Una boccata d?ossigeno di 18,5 milioni di euro, cui si aggiungeranno altri 14 individuati dai Fondi Fas: “Ma i confidi – ha commentato il direttore della Cna Graziano Di Costanzo – sono allo stremo, dopo essere stati lasciati soli, in questi anni, a far fronte alla domanda di credito da parte delle imprese”.


13 Settembre 2013

Categoria : Economia
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