Genitori in primo piano
Villa S.Angelo – Dal 5 settembre, presso il poliambulatorio di Villa Sant’Angelo è attivo lo “Sportello famiglia”. Un servizio gratuito, di ascolto e orientamento per il sostegno alla genitorialità: famiglie con minori, monoparentali e giovani coppie che hanno la necessità di ricevere sostegno, potranno presentarsi il lunedì, il mercoledì e il venerdì.
Verranno ascoltate le loro necessità, per essere successivamente orientati verso dei percorsi risolutivi, proposti da enti pubblici o privati.
Lo sportello nasce dal progetto F.A.R.O. promosso dall’ASI CIAO e finanziato dal Ministero delle Politiche Sociali e del Lavoro.
A gestire il servizio sociale, la sociologa Margherita Paglino, che afferma “la complessità sociale dei nostri tempi, comporta nuovi rischi e nuove configurazioni familiari, e ciò ci induce a veicolare una particolare attenzione al ruolo genitoriale nella crescita e nello sviluppo dell’identità dei figli” da qui la necessità di creare un punto di riferimento, dove i genitori in difficoltà, possono essere ascoltati e aiutati ad individuare azioni strategiche di risoluzione del problema.
“Inoltre – prosegue la Paglino – il diritto soggettivo all’educazione, codificato nella Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia del 1989, attribuisce ai Comuni una responsabilità diretta, che prima era esclusiva della famiglia, cosicché questa diviene ‘soggetto di pubblica tutela’, sulla ‘qualità della vita, lo sviluppo, la realizzazione individuale e la socializzazione dell’infanzia e dell’adolescenza’. Per questo sono stati previsti progetti finalizzati alla realizzazione di servizi di preparazione e sostegno alla relazione genitori-figli, tra cui il progetto F.A.R.O.”.
“La speranza – conclude la sociologa – è quella che i genitori intravedano in questo servizio una grande opportunità per ‘correggere’ alcune situazioni di disagio familiare, anche lieve, e si avvicinino a questo senza timori, iniziando così una relazione coi figli consapevole, che dia a questi ultimi, ma anche alla famiglia in generale, la possibilità di prevenire atteggiamenti patologici futuri. Nelle zone colpite dal terremoto la necessità di un tale servizio si rende ancora maggiore, dato lo stress a cui è stato inevitabilmente sottoposto l’equilibrio familiare”.
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