La Provincia non paga, gli impresari aspettano anche da due anni: non cambia nulla
L’Aquila – Molta gente è ormai alla disperazione e capita che un imprenditore di Vasto esasperato dai ritardi nei pagamenti, dorma in un furgone di fronte alla Provincia, per restarci fino a quando dal palazzo di Del Corvo qualcuno gli darà una risposta. La vicenda, toccante, è di quelle che non dovrebbero accadere in un paese civile. Ma accadono, e anzi passano quasi sotto silenzio. Dalla Provincia neppure una parola, nè una spiegazione all’opinione pubblica. Tanto meno un impegno, un’assunzione di responsabilità. Il silenzio conviene quando non si sa cosa dire.
Il cittadino che protesta è un fastidio, quasi un imbarazzo per i ben pagati funzionari e i meglio pagati politici solitamente eloquenti e apologetici nei loro comunicati. Interviente (con ritardo) l’ANCE, associazione dei costruttori: “Non ci si può certo sorprendere alla Provincia dell’Aquila se qualche imprenditore compie gesti sopra le righe, vista la gestione esasperante dell’Ente sugli appalti delle scuole di Avezzano e Sulmona”. E’ il commento del Presidente di ANCE L’Aquila Gianni Frattale sui ritardi cronici dei pagamenti della pubblica amministrazione.
“Le imprese attendono pagamenti per lavori completati da ben due anni” – spiega Frattale – “Così come si attendono i collaudi amministrativi che l’ente provinciale, secondo il codice degli appalti, avrebbe dovuto eseguire entro sei mesi dall’ultimazione delle opere. Intanto gli alunni restano alle prese con disagi per la mancanza di sedi adeguate. Le imprese che hanno grossi portafogli riescono a resistere, le piccole imprese entrano in sofferenza, licenziano e sempre più spesso falliscono.
Non conosciamo i torti e le ragioni specifiche della storia dell’imprenditore che sta digiunando davanti agli uffici provinciali” – continua il Presidente ANCE – “ma è comprovata dai fatti l’insensibilità della Provincia dell’Aquila alle sofferenze delle imprese causate dalla burocrazia più oltranzista. Un problema su cui ormai il Governo e l’opinione pubblica in generale hanno raggiunto finalmente una buona consapevolezza ma che la Provincia dell’Aquila continua ad ignorare.
I fondi per i pagamenti dei lavori nelle scuole sono stati trasferiti da tempo all’Ente dall’allora Commissario per la Ricostruzione Gianni Chiodi. Le azioni giudiziarie in corso riguardano solo alcuni cantieri, le imprese oneste che hanno eseguito i lavori correttamente ed hanno anticipato di tasca loro hanno diritto di essere pagate e nessuno può tenerle in scacco per decisioni personali ed arbitrarie senza portarsi sulla coscienza tutte le conseguenze del caso.
Chiediamo al Presidente Antonio Del Corvo” – conclude Frattale – “di risolvere questa situazione che sta diventando sempre più rovente”.
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