Furti e rapine? La CdC ti aiuta a difenderti


L’Aquila – Un colpo dopo l’altro, furti a non finire, aggressioni, rapine. La vita non solo è amara per molti imprenditori, è anche pericolosa. E bisogna difendersi, magari andando oltre le semplici e inutili telecamere che riprendono (se funzionano, comunque con immagini pessime) ladri indifferenti: tanto, hanno il volto coperto… Quanto agli allarmi, spesso entrano in funzione, ma prima che arrivi qualcuno, i ladri se la sono data a gambe indisturbati. L’allarme, infatti, allarma, ma richiede dei tempi. Spesso non brevissimi. Bisogna pensare ad altre misure, ma intanto passa il concetto che occorrono dei sostegni e gli incentivi: è già tanto.
Un incentivo alle imprese per contrastare la micro-criminalità, i furti e le rapine. La Camera di commercio della provincia dell’Aquila ha pubblicato un bando, che prevede l’erogazione di un contributo alle micro e piccole imprese del territorio, fatta eccezione per quelle agricole, per l’acquisto e l’installazione di sistemi di videoallarme e videosorveglianza antirapina.
“In un momento particolare per il nostro territorio, in cui sono sempre più frequenti episodi di criminalità consumati ai danni delle aziende che operano nella nostra provincia”, dichiara il presidente della Camera di commercio dell’Aquila, Lorenzo Santilli, “abbiamo ritenuto opportuno incentivare l’utilizzo di sistemi di videosorveglianza, quali telecamere a circuito chiuso, e di allarme, attraverso l’erogazione di un contributo in favore delle piccole imprese che ne faranno richiesta.
La dislocazione periferica di molte attività, dovuta al sisma del 2009, ha reso necessario un potenziamento dei controlli, anche nelle ore notturne”. Le domande, per l’accesso al contributo, vanno presentate dal 16 settembre al 16 ottobre alla Camera di Commercio dell’Aquila, via delle Industrie, 1, nucleo Industriale di Bazzano, all’Aquila . “Possono avere accesso agli incentivi”, conclude Santilli, “le imprese iscritte al Registro delle imprese dell’Aquila, che siano in regola con il pagamento del diritto annuale, che non abbiano protesti cambiari, né procedure concorsuali e di liquidazione volontaria in corso, né pendenti con gli enti previdenziali”. Entro novanta giorni dal provvedimento di ammissibilità della domanda di contributo, le imprese beneficiarie dovranno trasmettere alla Camera di commercio il modello di rendiconto per la liquidazione del contributo.


11 Settembre 2013

Categoria : Cronaca
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