Ladri, telecamere e allarmi: un idillio
L’Aquila – I ladri, ormai, fanno l’amore con le telecamere (e spesso anche con gli allarmi) che li puntano e li riprendono mentre portano a termine i loro colpi. Anzi, i ladri ormai hanno un idillio con ogni modello di telecamera di sorveglianza. Le immagini non sono quasi mai chiare e soddisfacenti, ma che fa? Importante è finire in tv, esserci. Che un ladro possa poi essere identificato e arrestato grazie alle telecamere, è del tutto secondario.
Uno si chiede se di questa grottesca situazione qualcuno si è accorto. Tant’è vero che i colpi (Globo l’altro ieri a L’Aquila, oggi a Cepagatti, solo per citare gli ultimi episodi) confermano: ladri ripresi dagli obiettivi, nastri impressionanti, addirittura elargiti ad alcuni giornali e siti perché li facciano anche vedere ai loro lettori. Banditi in ogni caso chiaramente indifferenti sotto le telecamere, consapevoli di essere ripresi, forse anche un po’ narcisi.
Il problema che autorità preposte alla sicurezza (ne esistono, anche se spesso pare il contrario…) e cervelluti investigatori non hanno percepito è che basta una calzamaglia, un cappellino, un passamontagna per celare un viso. E allora, a cosa serve una telecamera? A spendere soldi per comperarla, installarla ed eseguire la manutenzione. Per qualcuno un affare.
L’altro argomento sono gli allarmi. Quando funzionano, suonano a distesa, come è avvenuto a Cepagatti. Ma il ladro penetrato nel negozio sfonda, arraffa e fugge molto prima che qualcuno si accorga dell’allarme e accorra. Spesso per piaggeria e piattume di cronaca si racconta che le forze dell’ordine sono “prontamente” intervenute. Ma sono parole: in sostanza, sempre di minuti si tratta, 10 o 15 , magari di più. Il tempo necessario al ladro per fuggire a perdifiato e saltare sull’auto del complice, diventando uccello di bosco imprendibile.
Forse, se davvero si avesse interesse a impedire i furti e arginare la malavita, bisognerebbe pensare a metodi più efficaci e a sorveglianze fatte di persone armate nei locali, capaci di fermare i ladri.
Invece ci si affida alle telecamere e agli allarmi, perché in loro presenza, l’assicurazione paga. Affari, ancora una volta? Il sospetto è forte, non nascondiamoci dietro il solito dito. Ma se alle autorità e ai commercianti va bene così, andrà meglio per i ladri e tutti saranno soddisfatti.
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