L’Aquilone se ne lava le mani
L’Aquila – Liquida in poche parole, nelle interviste, il direttore del centro commerciale l’Aquilone, a Pile, il problema dei vigilantes licenziati, quattro unità che non troveranno occupazione presso l’istituto subentrato nella gestione del servizio. “Non possiamo farci nulla, ci dispiace, ma le decisioni le prendono i gestori del servizio”.
I quattro giovani che resteranno senza occupazione lavoravano all’Aquilone dall’apertura del complesso commerciale. Non vi sarebbero licenziamenti, fino ad oggi, e del problema non si occupano – finora non vi sono note nè comunicati – neppure i sindacati, talvolta stranamente disattenti a distanti su certe categorie di lavoratori.
Ma non è escluso che la vicenda diventi un caso, perchè non è l’esiguo numero di lavoratori in ballo a determinare l’importanza dei casi, ma le modalità . In pratica, a molti appare inaccettabile che un’azienda subentri in un servizio senza fornire garanzie sui livelli occupazionli. E’ come comprare o affittare un immobile con gli oggetti che ci sono dentro, da tenere o da buttare. Le persone, tuttavia, non sono oggetti, specie se lavorano da molti anni.
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