Cementificio, Legnini e Quagliariello


Scafa – Si e’ tenuto stamani nell’ufficio del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Giovanni Legnini, l’incontro sul caso del cementificio Italcementi di Scafa, chiesto da istituzioni locali e sindacati, alla presenza del ministro delle Riforme, Gaetano Quagliariello. “La regione Abruzzo – ha affermato il ministro Quagliariello – rappresenta un mercato dinamico per il cemento, anche per via della ricostruzione che ci riporta al dramma del terremoto del 6 aprile 2009 che ha commosso l’Italia intera. E’ inaccettabile pensare di continuare a sfruttare quel mercato attraverso un deposito, chiudendo contemporaneamente un’attivita’ produttiva in spregio ad accordi precedentemente presi”.
Inoltre, “e’ gravissimo – ha spiegato il sottosegretario Legnini – che in un territorio cosi’ esteso e popoloso, ma soprattutto in presenza del cratere del sisma, in pochi mesi chiuda, dopo quello di Pescara, anche lo stabilimento di Scafa. Il tema della crisi dell’edilizia e’ drammatico, e il governo lo ha messo in primissimo piano nella sua agenda con provvedimenti come lo sbloccacantieri e quelli sull’edilizia sociale e scolastica, ma il caso Abruzzo e’ assolutamente diverso e particolare – ha aggiunto Legnini – proprio in virtu’ della ricostruzione post terremoto, che ampiamente compensa il dato negativo della crisi”. Un incontro positivo – cosi’ e’ stato definito da entrambi i membri del Governo Letta – nel quale sono stati messi in cantiere i prossimi passi da compiere. “Innanzitutto – ha spiegato Legnini – solleciteremo i ministri del Lavoro e dello Sviluppo economico a riconsiderare, nella trattativa in corso sul piano generale Italcementi, il caso del cementificio di Scafa. Subito dopo convocheremo i vertici di Italcementi per farci spiegare il perche’ di tale immotivata decisione e per manifestare la nostra ferma volonta’, nel caso procedano nell’intenzione di chiudere, di chiedere conto della perdita di valore dell’azienda pubblica Sama, in concessione a Italcementi che, nel corso degli anni, avrebbe meritato investimenti e strategie finalizzati ad un mercato, quello dell’asfalto, che oggi offre interessanti prospettive, e soprattutto – ha spiegato il Sottosegretario – sulla bonifica del sito sul quale insiste il cementificio”.
Due prime iniziative, quelle annunciate da Legnini e Quagliariello, il cui fine sara’ “chiedere a Italcementi – hanno concluso il ministro e il sottosegretario – di riconsiderare l’orientamento fin qui espresso riguardo la chiusura del sito di Scafa”.


05 Settembre 2013

Categoria : Politica
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