La scuola riapre prima, che pasticcio
L’Aquila – Il difetto di comunicazione da parte degli uffici scolastici, ma anche da parte delle autorità che avrebbero il dovere preciso e chiaro di rendere meno difficile la vita dei cittadini, è come sempre totale. In sostanza, ogni famiglia deve informarsi se la “sua” scuola riapre in anticipo e quando. Nè è detto che possa farlo facilmente, perchè uno stuolo di telefoni che dovrebbero rispondere, non rispondono proprio. Come sempre nei momenti di grande confusione, i più furbi si esclissano.
Di certo c’è che le scuole aquilane riaprono in anticipo, ma non tutte. Una domani, un’altra dopodomani, altre lunedì: una policromia di decisioni che fa impazzire le famiglie, ma anche il personale stesso delle scuole e degli uffici preposti.
Se domandi, come noi abbiamo domandato, a chi si debba una tale dissennata dcecisione, risposte non te ne dà nessuno, temendo di doversi assumere qualche responsabilità o di esporsi. Ma pare che le colpe risalgano alla Regione e al suo sventato calendario scolastico che all’inizio parlava del 16 settembre come giorno di riapertura.
Una data impraticabile, ma nessun burocrate si domanda mai cosa abbia deciso un altro burocrate che sta al piano di sopra.
E così i dirigenti scolastici hanno dovuto decidere autonomamente, caso per caso, con le conseguenze che ora stanno vivendo tutti: famiglie, studenti, insegnanti (ma ne mancano un esercito ancora), personale scolastico, istituzioni locali.
Come andrà lo sapremo presto. Basterà rileggere le dichiarazioni delle autorità scolastiche rilasciate l’anno scorso e l’anno prima: “La scuola è partita bene, tutto a posto”. Che tristezza vivere tra pavoni e chiaccieroni…
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