In fila per due, anzi no…
L’Aquila – Scrive Ugo Centi su Controaliseo: “Eccoli gli aquilani fare la fila disciplinati per farsi rifare la casa. Negli uffici ad un chilometro e mezzo dall’ingresso, da sfacchinare sotto la pioggia. Prendono il numeretto come al discount e aspettano quelli che “hanno l’appuntamento”. Intanto la macchinetta del caffé va a tutta. E l’impostazione militaresca del luogo si respira intera con quella bell’aria d’autoritarismo che piace tanto agli Aquilani. Poi magari, dopo un ora di attesa per pratiche come tartarughe qualcuno comincia a mugugnare. Prima che ti respingano per un non nulla, magari una virgola nella cartella vattela a pesca. Torni domani. E ricominci il giro”.
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