Aree vincolo decaduto, Cialente si rivolge alla magistratura – Denunciata la Provincia


L’Aquila – SOSPETTI DI MANOVRE DILATORIE PER RENDERE I PARAMETRI PIU’ CONVENIENTI PER QUALCUNO – Gli strani ritardi e i rinvii non giustificati inducono nel sindaco il sospetto che sulle aree a vincolo decaduto ci sia qualcosa da mettere in luce. Magari con una approfondita indagine di vari organi inquirenti, ma soprattutto della procura della Repubblica. Quindi, aspetti penali ipotizzabili? Si vedrà. Un esposto, anzi meglio una denuncia, del sindaco contro la Provincia sulle aree a vincolo decaduto. E’ stata inviata al tribunale amministrativo, alla procura della Corte dei Conti, alla procura,
e per conoscenza al presidente della Provincia Del Corvo. Eccone il contenuto: “Da molti anni questa Amministrazione si dibatte con la complessa vicenda della normazione delle aree a vincolo decaduto, problema enorme, sia per la notevole estensione delle aree suddette, sia per le implicazioni urbanistiche rispetto alle prospettive di pianificazione dell’ente comunale.
Dopo il mio insediamento nella prima sindacatura, nel 2007, si stava concretizzando un provvedimento complessivo. L’azione amministrativa, pressoché giunta a definizione, fu interrotta dal sisma del 6 aprile 2009. Successivamente, per oltre due anni, gli Uffici Comunali del Settore Pianificazione e Ripianificazione Urbanistica sono stati concentrati nella stesura del Piano di Ricostruzione.
Da un anno abbiamo ripreso il lavoro e, da diversi mesi, esso si è concluso. Ai sensi dell’articolo 30.1 delle Norme Tecniche di Attuazione, previste dal Piano di Coordinamento Provinciale, abbiamo avviato le consultazioni tra il Comune dell’Aquila e l’Amministrazione Provinciale al fine, come recita il succitato articolo in riferimento ai Comuni con oltre quindicimila abitanti, “di ridurre i tempi del procedimento amministrativo e di attenuare le eventuali forme di contrasto”.
Dopo un lungo e proficuo lavoro con i tecnici e gli Uffici della Provincia dell’Aquila si è raggiunto l’accordo ed è stata ripetutamente convocata, come da ricordato articolo 30.1, la Conferenza dei Servizi, promossa dall’Amministrazione Comunale.
Purtroppo, anche nella riunione che si è tenuta nella giornata di ieri, giovedì 29 agosto 2013, come da allegato verbale, la Provincia dell’Aquila, nella persona dell’Assessore delegato all’Urbanistica Roberto Tinari, si è rifiutata di firmare l’accordo, che avrebbe consentito di arrivare rapidamente alla discussione in Consiglio Comunale del tanto atteso provvedimento di definitiva pianificazione delle aree. Ciò adducendo una motivazione politica che imporrebbe, prima della firma, che il Comune dell’Aquila approvasse atti di pianificazione generale, peraltro sulla base di documenti proposti dai gruppi di opposizione in Consiglio Comunale, dei quali l’Assessore Tinari, nella sua veste di Consigliere, fa parte.
Si tratta di un’ingerenza politica assolutamente ingiustificabile, un vero e proprio vulnus istituzionale, poiché la pianificazione urbanistica appartiene al Comune.
Dal momento che, in tutti questi anni, in assenza di una normativa, il TAR ha nominato ripetutamente dei Commissari ad acta, che stanno stabilendo indici edificatori più alti di quelli che andrebbe a prevedere il Comune dell’Aquila, stravolgendo qualsiasi futura pianificazione da parte del Comune, considerando che questi commissariamenti si traducono in costi per l’ente, per i quali la Corte dei Conti ha aperto procedimenti nei confronti di amministratori e dirigenti comunali, segnalo a codeste Magistrature che i ritardi che si vanno accumulando sono ormai indipendenti dalla volontà del Comune dell’Aquila e vengono proditoriamente provocati dall’Amministrazione Provinciale.
Alla Procura della Repubblica, che legge per conoscenza, si chiede di accertare se l’ennesimo e ingiustificato rinvio a una nuova data non sia da ricondurre al tentativo di guadagnare tempo, per favorire l’eventuale deposito di atti di qualche Commissario, che si tradurrebbe nella concessione di parametri edificatori ben al di sopra di quanto previsto dal Comune dell’Aquila, favorendo in tal modo eventuali speculazioni urbanistiche”.


30 Agosto 2013

Categoria : Cronaca
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